Il ruolo della comunicazione per la competitività delle imprese manifatturiere in Italia

Objectives. The study investigates the role of communication within manufacturing Italian organizations, with particular regard to the institutionalization level of communication and its strategic contribution to decision-making processes. Methodology. Data are drawn from an extensive survey conducted at the end of 2013, that has involved Communication Directors from 300 large Italian companies, with a response rate of 63%. By using descriptive and statistical analyses, the communication development level has been explored in terms of structure and carried out activities. Findings. From the analysis, a paradox emerges with regards to the state of the art of communication in Italian manufacturing industry: from one side compared to other industries, manufacturing organizations stand out with regards to the formal indicators of institutionalization process; from the other side, concerning activities and strategic contribution, there are not significant differences between manufacturing industry and the service industry. Research limitations. The quantitative approach implemented within the study has limited the analysis conducted by authors, by preventing them from deeply exploring communicators’ behaviours and identifying reasons and factors of their choices. Such limitation can be overcame by integrating the quantitative study with a qualitative analysis of relevant case studies, at a later stage of the research project. Practical implications. Our study allows us to outline a precise description of current trends in manufacturing industry in terms of communication function and role. Thereby the study underlines weaknesses and strengths as well as future improvement areas for those CCOs who operate in manufacturing organizations. Originality of the study. The research provides useful insights about the new role of communication functions and its contribution to the organizational success.

Obiettivi. La ricerca esplora il ruolo che la comunicazione può svolgere nelle imprese manifatturiere italiane, con particolare riguardo al suo livello di istituzionalizzazione e al contributo strategico che la funzione può dare ai processi decisionali aziendali. Metodologia. Lo studio presenta i risultati tratti da un’indagine quantitativa condotta alla fine del 2013, e che ha coinvolto i Direttori Comunicazione di 300 grandi imprese italiane, con un tasso di rispondenza pari al 61%. Attraverso analisi descrittive e statistiche sono stati esaminati il grado di sviluppo della comunicazione sia in termini di struttura, sia in termini di attività svolte. Risultati. Dall’analisi emerge una situazione paradossale relativa allo stato della comunicazione nel settore manifatturiero italiano: da un lato il settore si distingue dagli altri settori analizzati per quel che concerne gli indicatori formali del processo di istituzionalizzazione; in termini invece di attività e contributo strategico della comunicazione non emergono relazioni significative che lo distinguano dagli altri settori esaminati. Limiti della ricerca. L’approccio quantitativo adottato nel lavoro di ricerca ha limitato gli autori nell’analisi delle possibili cause dei comportamenti dei comunicatori e delle ragioni alla base delle loro scelte. Questo limite può essere superato attraverso l’integrazione, in fasi successive, dello studio quantitativo con analisi qualitative di casi aziendali rilevanti. Implicazioni pratiche. Il nostro studio consente di delineare un quadro preciso dello stato dell’arte della comunicazione delle imprese manifatturiere che ci permette di evidenziare punti di forza e di debolezza e possibili aree di miglioramento per i Direttori Comunicazione che operano in tali aziende. Originalità del lavoro. Lo studio fornisce spunti utili sul nuovo ruolo che la comunicazione può svolgere per il successo delle moderne imprese.