Il Sapere e il Web, creazione e partecipazione del sapere attraverso il Web per mano e intelletto di quei prosumer che nella Rete condividono il luogo dove è depositato il sapere di ogni cosa, la memoria personale di ciascuno, le conoscenze facilmente ricuperabili, la sicurezza della quotidiana disponibilità delle informazioni. Ma tale condivisione del sapere quanto è critica e quanto accettata per vera come fosse un dogma? quanto è messa in discussione e quanto indiscussa perché senza occasione di confronto vivo e articolato? Il sapere inteso come tutto ciò che è conosciuto attraverso l’esperienza, l’informazione e le relazioni interpersonali; il sapere che distingue un individuo da un altro; il sapere come guida delle scelte di ciascuno. Questo sapere, se si fa occasione di confronto e di verifica continua in quanto fonte d’informazione e strumento di partecipazione può contribuire a rendere gli individui più responsabili e consapevoli nel modo di vivere la realtà. Oggi le nuove tecnologie rappresentano uno strumento capace di facilitare la creazione del sapere e la sua democratica diffusione. E un comportamento simile non solo si dimostra necessario per maturare la consapevolezza collettiva e l’informazione oggettiva e condivisibile ma sarebbe anche utile per migliorare e ampliare le modalità di relazione interpersonale e, di conseguenza, di migliorare il mondo. I Social Networks sono oggi avamposto del sapere rappresentano la rete sociale del sapere da contare o una conoscenza reale e su cui contare? Il tempo di elaborazione cui i computer hanno abituato gli utenti ha superato le capacità di elaborazione della mente degli stessi, determinando una distorsione nella percezione della realtà: la maggior parte dei comportamenti d’oggi si esauriscono nel tempo e nello spazio di pochi “clic” a scapito criticità, approfondimento e verifica della realtà oppure no?

Know how o know out? Il sapere in rete, 2011.

Know how o know out? Il sapere in rete

Bustreo, Massimo
2011-01-01

Abstract

Il Sapere e il Web, creazione e partecipazione del sapere attraverso il Web per mano e intelletto di quei prosumer che nella Rete condividono il luogo dove è depositato il sapere di ogni cosa, la memoria personale di ciascuno, le conoscenze facilmente ricuperabili, la sicurezza della quotidiana disponibilità delle informazioni. Ma tale condivisione del sapere quanto è critica e quanto accettata per vera come fosse un dogma? quanto è messa in discussione e quanto indiscussa perché senza occasione di confronto vivo e articolato? Il sapere inteso come tutto ciò che è conosciuto attraverso l’esperienza, l’informazione e le relazioni interpersonali; il sapere che distingue un individuo da un altro; il sapere come guida delle scelte di ciascuno. Questo sapere, se si fa occasione di confronto e di verifica continua in quanto fonte d’informazione e strumento di partecipazione può contribuire a rendere gli individui più responsabili e consapevoli nel modo di vivere la realtà. Oggi le nuove tecnologie rappresentano uno strumento capace di facilitare la creazione del sapere e la sua democratica diffusione. E un comportamento simile non solo si dimostra necessario per maturare la consapevolezza collettiva e l’informazione oggettiva e condivisibile ma sarebbe anche utile per migliorare e ampliare le modalità di relazione interpersonale e, di conseguenza, di migliorare il mondo. I Social Networks sono oggi avamposto del sapere rappresentano la rete sociale del sapere da contare o una conoscenza reale e su cui contare? Il tempo di elaborazione cui i computer hanno abituato gli utenti ha superato le capacità di elaborazione della mente degli stessi, determinando una distorsione nella percezione della realtà: la maggior parte dei comportamenti d’oggi si esauriscono nel tempo e nello spazio di pochi “clic” a scapito criticità, approfondimento e verifica della realtà oppure no?
2011
prosumer; processi di conoscenza; Internet; sapere; comportamento
Know how o know out? Il sapere in rete, 2011.
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