Negli anni '90 il consumatore sceglieva la distribuzione per il risparmio di tempo e costi. Il retail si muoveva in una logica di prodotto, sfruttando le sue competenze chiave (acquisti, informazione e logistica in primis). Il merchandising svolgeva un ruolo secondario, espositivo, con una logica "push". Oggi, invece, il paradigma è cambiato. Mentre diventa sempre più difficile per il retailer distinguersi sulla base dei parametri sopra elencati, crescono il peso delle decisioni di acquisto in-store e l’incidenza degli acquisti di impulso. Ecco quindi che il merchandising in quanto interfaccia con il cliente diventa il traino del retail (logica pull).
Il dito o la luna? Osservare il consumatore prima dello scaffale, 2012-10-25.
Il dito o la luna? Osservare il consumatore prima dello scaffale
Massara, Francesco
2012-10-25
Abstract
Negli anni '90 il consumatore sceglieva la distribuzione per il risparmio di tempo e costi. Il retail si muoveva in una logica di prodotto, sfruttando le sue competenze chiave (acquisti, informazione e logistica in primis). Il merchandising svolgeva un ruolo secondario, espositivo, con una logica "push". Oggi, invece, il paradigma è cambiato. Mentre diventa sempre più difficile per il retailer distinguersi sulla base dei parametri sopra elencati, crescono il peso delle decisioni di acquisto in-store e l’incidenza degli acquisti di impulso. Ecco quindi che il merchandising in quanto interfaccia con il cliente diventa il traino del retail (logica pull).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.