John Cage ha portato alle estreme conseguenze i principi della sua estetica. Il suo paradigma costituisce quindi tecnicamente un non plus ultra, la cui ricezione, per essere utile e significativa, non può che risultare ‘deviante’. Nella relazione si indaga il modo in cui tre compositori italiani contemporanei – Federico Incardona (Palermo 1958-2006), Agostino Di Scipio (Napoli 1962) e Dario Buccino (Roma 1968) – recepiscono l'insegnamento di Cage nelle sue implicazioni più profonde, integrandolo però ognuno nella propria poetica con esiti lontanissimi sia dall'originale sia tra loro, che rivelano l'amplissimo spettro di categorie investite dal paradigma stesso: il rapporto con la natura e con l'ambiente, cifrato in quello col suono; il rapporto con la tecnologia; il senso del silenzio; la facilità/difficoltà dell'esperienza performativa o di ascolto; la funzione dell'indeterminazione e del caso.
Fedeli tradimenti: la ricezione cageana di tre compositori italiani nel Duemila, 2013.
Autori: | Lombardi Vallauri, Stefano |
Data di pubblicazione: | 2013 |
Titolo: | Fedeli tradimenti: la ricezione cageana di tre compositori italiani nel Duemila |
Nome del convegno: | Il caso, il silenzio, la natura. La ricerca di John Cage |
Luogo del convegno: | Napoli |
Anno del convegno: | 2012 |
Sezione: | su invito |
Rilevanza: | nazionale |
Luogo di pubblicazione: | Milano-Udine |
Nazione editore: | Italy |
Editore: | Mimesis |
Titolo del libro: | Il caso, il silenzio, la natura. La ricerca di John Cage |
Tutti i curatori: | Cuomo, Vincenzo; Distaso, Leonardo V. |
ISBN: | 9788857517704 |
Pagina iniziale: | 41 |
Pagina finale: | 59 |
Numero di pagine: | 19 |
Revisione (peer review): | comitato scientifico |
Lingua: | Italian |
Settore Scientifico Disciplinare: | Settore L-ART/07 - Musicologia e Storia della Musica |
Keywords: | indeterminazione; tecnologia; performance; buddismo; Federico Incardona; Agostino Di Scipio; Dario Buccino |
Abstract: | John Cage ha portato alle estreme conseguenze i principi della sua estetica. Il suo paradigma costituisce quindi tecnicamente un non plus ultra, la cui ricezione, per essere utile e significativa, non può che risultare ‘deviante’. Nella relazione si indaga il modo in cui tre compositori italiani contemporanei – Federico Incardona (Palermo 1958-2006), Agostino Di Scipio (Napoli 1962) e Dario Buccino (Roma 1968) – recepiscono l'insegnamento di Cage nelle sue implicazioni più profonde, integrandolo però ognuno nella propria poetica con esiti lontanissimi sia dall'originale sia tra loro, che rivelano l'amplissimo spettro di categorie investite dal paradigma stesso: il rapporto con la natura e con l'ambiente, cifrato in quello col suono; il rapporto con la tecnologia; il senso del silenzio; la facilità/difficoltà dell'esperienza performativa o di ascolto; la funzione dell'indeterminazione e del caso. |
Numero degli autori: | 1 |
Supporto: | A stampa |
Appare nelle tipologie: | 4.01 Contributo in atti di convegno (pubblicato) |