Il settore della musica è sempre stato identificato con il più ristretto mercato discografico, seppure molte altre attività economiche ne facciano pienamente parte, in quanto senza la musica non esisterebbero o non avrebbero lo stesso valore. Attraverso un modello che ne ricostruisce l’intera filiera produttiva, questo studio presenta un’analisi empirica dell’industria musicale italiana da un punto di vista più ampio rispetto alle analisi tradizionali. Produttori di strumenti musicali, scuole di musica, autori, compositori, case discografiche, editori, distributori, società di raccolta dei diritti, organizzatori di concerti, discoteche, produttori di elettronica di consumo audio, sono alcuni dei suoi attori più importanti. Ad ognuno corrisponde un comparto di cui è stato calcolato il valore economico negli anni 2008 e 2009 in Italia. Il risultato finale è la quantificazione del valore economico complessivo dell’intera filiera italiana, l’analisi dei trend in atto nel mercato e dei modelli di business emergenti delle case discografiche. I dati mostrano che, tra i mercati dei media, quello musicale ha una dimensione non secondaria; i segmenti di maggior valore nel mercato italiano sono quelli delle discoteche, dei concerti dal vivo e delle vendite in formato fisico; la “crisi del disco” degli ultimi anni ha ridotto l’importanza del mercato discografico in senso stretto, rendendo invece più profittevoli altre attività connesse alla produzione di musica e costringendo le case discografiche a cambiare modello di business. Da produttrici, promotrici e distributrici di “pezzi di plastica”, le grandi Majors si stanno trasformando in fornitori di servizi agli artisti. A causa di una strutturale mancanza di dati per molti altri Paesi, una simile analisi non è agevolmente replicabile ad un livello europeo o mondiale, ma possiamo presumere che un simile trend sia comune ai Paesi Sviluppati del mondo.
Filiera dell'industria musicale e nuovi modelli di business in Italia, 2012-09.
Filiera dell'industria musicale e nuovi modelli di business in Italia
Ardizzone, Antonella
2012-09-01
Abstract
Il settore della musica è sempre stato identificato con il più ristretto mercato discografico, seppure molte altre attività economiche ne facciano pienamente parte, in quanto senza la musica non esisterebbero o non avrebbero lo stesso valore. Attraverso un modello che ne ricostruisce l’intera filiera produttiva, questo studio presenta un’analisi empirica dell’industria musicale italiana da un punto di vista più ampio rispetto alle analisi tradizionali. Produttori di strumenti musicali, scuole di musica, autori, compositori, case discografiche, editori, distributori, società di raccolta dei diritti, organizzatori di concerti, discoteche, produttori di elettronica di consumo audio, sono alcuni dei suoi attori più importanti. Ad ognuno corrisponde un comparto di cui è stato calcolato il valore economico negli anni 2008 e 2009 in Italia. Il risultato finale è la quantificazione del valore economico complessivo dell’intera filiera italiana, l’analisi dei trend in atto nel mercato e dei modelli di business emergenti delle case discografiche. I dati mostrano che, tra i mercati dei media, quello musicale ha una dimensione non secondaria; i segmenti di maggior valore nel mercato italiano sono quelli delle discoteche, dei concerti dal vivo e delle vendite in formato fisico; la “crisi del disco” degli ultimi anni ha ridotto l’importanza del mercato discografico in senso stretto, rendendo invece più profittevoli altre attività connesse alla produzione di musica e costringendo le case discografiche a cambiare modello di business. Da produttrici, promotrici e distributrici di “pezzi di plastica”, le grandi Majors si stanno trasformando in fornitori di servizi agli artisti. A causa di una strutturale mancanza di dati per molti altri Paesi, una simile analisi non è agevolmente replicabile ad un livello europeo o mondiale, ma possiamo presumere che un simile trend sia comune ai Paesi Sviluppati del mondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.