This article examines the two translations of Hopkins by Eugenio Montale and Beppe Fenoglio, the first one published in 1948 and the second practically never published until 2000. The translation of the ‘curtal sonnet’ Pied Beauty is analysed as it is a good example of a peculiar modus operandi both in the case of Montale and in that of Fenoglio, for the echo of this poetry that can be found in the works of both poets and to understand the reasons, sometimes distant, that lead to the choice of translating the same poetry.
Questo articolo è rivolto alle due traduzioni d’autore da Hopkins di Eugenio Montale e Beppe Fenoglio, la prima pubblicata nel 1948 e la seconda inedita praticamente fino al 2000. È analizzata la traduzione del ‘curtal sonnet’ Pied Beauty perché esemplificativa di peculiari modus operandi sia nel caso di Montale che nel caso dello scrittore d’Alba, per l’eco di questa poesia che si riscontrerà nell’opera in proprio dei due poeti e per comprendere le motivazioni, talvolta distanti, che conducono alla scelta di tradurre uno stesso componimento poetico.
È traducibile la bellezza se è ‘cangiante’? G. M. Hopkins in Italia attraverso Pied Beauty tradotto da Eugenio Montale e Beppe Fenoglio, 2011.
Autori: | Laurenti, Francesco |
Data di pubblicazione: | 2011 |
Titolo: | È traducibile la bellezza se è ‘cangiante’? G. M. Hopkins in Italia attraverso Pied Beauty tradotto da Eugenio Montale e Beppe Fenoglio |
Rivista: | |
Nazione editore: | Italy |
Editore: | Fabrizio Serra |
Volume: | 3 |
Pagina iniziale: | 125 |
Pagina finale: | 136 |
Numero di pagine: | 12 |
Revisione (peer review): | comitato scientifico |
Rilevanza: | internazionale |
Lingua: | Italian |
Digital Object Identifier (DOI): | http://dx.doi.org/10.1400/161324 |
Settore Scientifico Disciplinare: | Settore L-FIL-LET/14 - Critica Letteraria e Letterature Comparate |
Abstract: | Questo articolo è rivolto alle due traduzioni d’autore da Hopkins di Eugenio Montale e Beppe Fenoglio, la prima pubblicata nel 1948 e la seconda inedita praticamente fino al 2000. È analizzata la traduzione del ‘curtal sonnet’ Pied Beauty perché esemplificativa di peculiari modus operandi sia nel caso di Montale che nel caso dello scrittore d’Alba, per l’eco di questa poesia che si riscontrerà nell’opera in proprio dei due poeti e per comprendere le motivazioni, talvolta distanti, che conducono alla scelta di tradurre uno stesso componimento poetico. |
Abstract: | This article examines the two translations of Hopkins by Eugenio Montale and Beppe Fenoglio, the first one published in 1948 and the second practically never published until 2000. The translation of the ‘curtal sonnet’ Pied Beauty is analysed as it is a good example of a peculiar modus operandi both in the case of Montale and in that of Fenoglio, for the echo of this poetry that can be found in the works of both poets and to understand the reasons, sometimes distant, that lead to the choice of translating the same poetry. |
Numero degli autori: | 1 |
Supporto: | A stampa |
Appare nelle tipologie: | 1.01 Articolo in rivista |
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10-Laurenti_RLI_3_2010 hopkins.pdf | N/A | Administrator |