Il presente scritto riflette sul complesso intreccio esistente tra la strategia di destinazione e i risultati competitivi delle imprese alberghiere. L’ipotesi di fondo è che i tratti morfologici delle stagionalità siano legati più al posizionamento complessivo della destinazione che non alla strategia aziendale messa in campo dalle singole imprese. Detto diversamente, le stagionalità tendono ad assumere una certa omogeneità per le imprese locali e sono difficilmente modificabili attraverso le scelte di posizionamento. L’analisi si basa sui dati giornalieri di occupazione e prezzi di un campione di 29 imprese alberghiere localizzate a Milano ed operanti nella categoria 4 stelle. Ai valori giornalieri è stato sovrapposto il calendario, sempre giornaliero, di Fiera Milano, degli anni 2006-2008, ottenendo oltre 30 mila osservazioni. Le evidenze empiriche, nel loro complesso, mostrano il rilievo che il comparto fieristico riveste per la città. Le fiere sono capaci di creare un gap positivo nel ricavo medio per camera disponibile pari al 52% nei giorni feriali e all’82% in quelli festivi. Tuttavia, l’analisi dei singoli giorni fiera mostra effetti alquanto differenziati. Circa un terzo dei giorni fiera feriali non originano ricadute significative né sull’occupazione, né sul prezzo; questa percentuale sale a poco più del 40% nei giorni festivi. Le ricadute sulle imprese del campione sono consistenti in presenza: di manifestazioni contraddistinte da un’ampia apertura internazionale, di una contemporaneità di più eventi nello stesso giorno, di eventi particolarmente grandi.
Eventi fieristici e performance delle imprese alberghiere, 2010.
Eventi fieristici e performance delle imprese alberghiere
Sainaghi, Ruggero
2010-01-01
Abstract
Il presente scritto riflette sul complesso intreccio esistente tra la strategia di destinazione e i risultati competitivi delle imprese alberghiere. L’ipotesi di fondo è che i tratti morfologici delle stagionalità siano legati più al posizionamento complessivo della destinazione che non alla strategia aziendale messa in campo dalle singole imprese. Detto diversamente, le stagionalità tendono ad assumere una certa omogeneità per le imprese locali e sono difficilmente modificabili attraverso le scelte di posizionamento. L’analisi si basa sui dati giornalieri di occupazione e prezzi di un campione di 29 imprese alberghiere localizzate a Milano ed operanti nella categoria 4 stelle. Ai valori giornalieri è stato sovrapposto il calendario, sempre giornaliero, di Fiera Milano, degli anni 2006-2008, ottenendo oltre 30 mila osservazioni. Le evidenze empiriche, nel loro complesso, mostrano il rilievo che il comparto fieristico riveste per la città. Le fiere sono capaci di creare un gap positivo nel ricavo medio per camera disponibile pari al 52% nei giorni feriali e all’82% in quelli festivi. Tuttavia, l’analisi dei singoli giorni fiera mostra effetti alquanto differenziati. Circa un terzo dei giorni fiera feriali non originano ricadute significative né sull’occupazione, né sul prezzo; questa percentuale sale a poco più del 40% nei giorni festivi. Le ricadute sulle imprese del campione sono consistenti in presenza: di manifestazioni contraddistinte da un’ampia apertura internazionale, di una contemporaneità di più eventi nello stesso giorno, di eventi particolarmente grandi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.