L'articolo si propone di riflettere sulle rappresentazioni della città nella narrativa ispanoamericana attuale, a partire da due testi esemplari della produzione dell'ultimo quindicennio: i racconti contenuti nell'antologia McOndo, curata da Alberto Fuguet e Sergio Gómez (1996), e il romanzo 2666 di Roberto Bolaño (2004). Nei primi, si individua un ricorrente spazio liminale, quello dell'automobile, funzionale all'attraversamento delle linee di confine, materiali e immaginarie, interne all'ambiente urbano. Nel secondo, ci si concentra sul valore paradigmatico assunto dalla città di Santa Teresa quale „cuore oscuro‟ della contemporaneità e delle sue contraddizioni.
Urbanismo magico? O urbanismo macintosh? La città ispanoamericana tra McOndo e Santa Teresa, 2012.
Urbanismo magico? O urbanismo macintosh? La città ispanoamericana tra McOndo e Santa Teresa
Fava, Francesco
2012-01-01
Abstract
L'articolo si propone di riflettere sulle rappresentazioni della città nella narrativa ispanoamericana attuale, a partire da due testi esemplari della produzione dell'ultimo quindicennio: i racconti contenuti nell'antologia McOndo, curata da Alberto Fuguet e Sergio Gómez (1996), e il romanzo 2666 di Roberto Bolaño (2004). Nei primi, si individua un ricorrente spazio liminale, quello dell'automobile, funzionale all'attraversamento delle linee di confine, materiali e immaginarie, interne all'ambiente urbano. Nel secondo, ci si concentra sul valore paradigmatico assunto dalla città di Santa Teresa quale „cuore oscuro‟ della contemporaneità e delle sue contraddizioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.