Il numero 55 di “Fata Morgana” è dedicato al tema “Tempo”. Il numero si apre con una conversazione con il celebre regista ungherese Béla Tarr, a cura di Daniela Angelucci e Bruno Roberti. La riflessione sul tempo ha da sempre rivestito un ruolo centrale, creando polarità e assumendo forme sempre nuove. Chronos e kairós, circolarità e linearità, continuità e interruzione: sono solo alcune delle costellazioni di senso del tempo. Il cinema per sua stessa essenza si radica nell’esperienza temporale, ampliando così enormemente l’orizzonte della riflessione sul senso del tempo e sul significato della temporalità. Il cinema fa così emergere le diverse forme in cui si manifesta questo lavoro sul tempo: come sperimentazione della durata, come messa in questione dell’ordine cronologico del racconto, come possibilità di mostrare il senso, e il non-senso, della vita a partire dal limite estremo della morte. Tra gli autori che compongono il numero: Roberto De Gaetano (La chimera o dell’imperituro), Felice Cimatti (Il tempo nel tempo: Magia lucana di Di Gianni), Roberto Revello (I cristalli di tempo della hikāyat nel cinema di Kiarostami).

La dimensione "astratta" del tempo fotografico: la Verifica 3 di Ugo Mulas, 2025.

La dimensione "astratta" del tempo fotografico: la Verifica 3 di Ugo Mulas

Virginia Gerlero
2025-01-01

Abstract

Il numero 55 di “Fata Morgana” è dedicato al tema “Tempo”. Il numero si apre con una conversazione con il celebre regista ungherese Béla Tarr, a cura di Daniela Angelucci e Bruno Roberti. La riflessione sul tempo ha da sempre rivestito un ruolo centrale, creando polarità e assumendo forme sempre nuove. Chronos e kairós, circolarità e linearità, continuità e interruzione: sono solo alcune delle costellazioni di senso del tempo. Il cinema per sua stessa essenza si radica nell’esperienza temporale, ampliando così enormemente l’orizzonte della riflessione sul senso del tempo e sul significato della temporalità. Il cinema fa così emergere le diverse forme in cui si manifesta questo lavoro sul tempo: come sperimentazione della durata, come messa in questione dell’ordine cronologico del racconto, come possibilità di mostrare il senso, e il non-senso, della vita a partire dal limite estremo della morte. Tra gli autori che compongono il numero: Roberto De Gaetano (La chimera o dell’imperituro), Felice Cimatti (Il tempo nel tempo: Magia lucana di Di Gianni), Roberto Revello (I cristalli di tempo della hikāyat nel cinema di Kiarostami).
Italiano
2025
Luigi Pellegrini Editore
55
Italy
nazionale
A stampa
Settore PHIL-04/A - Estetica
Settore PEMM-01/B - Cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali
1
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