Un’analisi linguistico-stilistica dimostra che l’identità del personaggio Nicolas Eymerich, inquisitore protagonista del Ciclo di Eymerich (1994-2010) di Valerio Evangelisti, presenta una grammatica precisa: una costruzione lessicale, sintattica e retorica coerente e coesa, che definisce specifici tratti costitutivi e una loro puntuale combinazione. In una serie di dieci libri “fantagotici”, Eymerich invecchia e presenta un’evoluzione psicologica attraverso avventure ambientate tra il 1352 e il 1399, proposte in ordine non cronologico, all’interno di romanzi complessi organizzati su piani spaziali e temporali diversi e interconnessi. La serie si è da subito ampliata in una vasta narrazione attraverso più media solo in parte riconducibile a Evangelisti, e nata sia all’interno di una mailing list aperta dall’autore negli anni 90, sia attraverso racconti spin-off e cross-over, fumetti, radiodrammi, composizioni musicali, giochi di ruolo, videogame, fan fiction. Il personaggio sta ora vivendo un processo definibile di “serializzazione partecipata”. Così, ignorato per ora da cinema e tv, Eymerich si muove in un ecosistema narrativo tra supporti tradizionali (libro, riviste cartacee, radio, cd), device di videolettura e/o videoludici, e web. Un ecosistema in cui converge anche una produzione critica e pubblicistica crescente. Per comprendere l’inevitabile riconfigurazione sociosemiotica del personaggio bisogna affrontare la “serializzazione partecipata” in atto. A partire dalla descrizione della mutazione in atto della grammatica di questo eroe popolare italiano di successo, osservando in particolare la produzione videoludica, musicale e del fandom (cioè le meno partecipate dall’autore), questo intervento si interroga sulla ricezione e/o la riscrittura del personaggio e della storia da parte dei “prosumer”, su quali tratti risultino più accattivanti per loro, e perché.
La grammatica mutante di Nicolas Eymerich nella serializzazione partecipata, 2016.
La grammatica mutante di Nicolas Eymerich nella serializzazione partecipata
Alberto Sebastiani
2016-01-01
Abstract
Un’analisi linguistico-stilistica dimostra che l’identità del personaggio Nicolas Eymerich, inquisitore protagonista del Ciclo di Eymerich (1994-2010) di Valerio Evangelisti, presenta una grammatica precisa: una costruzione lessicale, sintattica e retorica coerente e coesa, che definisce specifici tratti costitutivi e una loro puntuale combinazione. In una serie di dieci libri “fantagotici”, Eymerich invecchia e presenta un’evoluzione psicologica attraverso avventure ambientate tra il 1352 e il 1399, proposte in ordine non cronologico, all’interno di romanzi complessi organizzati su piani spaziali e temporali diversi e interconnessi. La serie si è da subito ampliata in una vasta narrazione attraverso più media solo in parte riconducibile a Evangelisti, e nata sia all’interno di una mailing list aperta dall’autore negli anni 90, sia attraverso racconti spin-off e cross-over, fumetti, radiodrammi, composizioni musicali, giochi di ruolo, videogame, fan fiction. Il personaggio sta ora vivendo un processo definibile di “serializzazione partecipata”. Così, ignorato per ora da cinema e tv, Eymerich si muove in un ecosistema narrativo tra supporti tradizionali (libro, riviste cartacee, radio, cd), device di videolettura e/o videoludici, e web. Un ecosistema in cui converge anche una produzione critica e pubblicistica crescente. Per comprendere l’inevitabile riconfigurazione sociosemiotica del personaggio bisogna affrontare la “serializzazione partecipata” in atto. A partire dalla descrizione della mutazione in atto della grammatica di questo eroe popolare italiano di successo, osservando in particolare la produzione videoludica, musicale e del fandom (cioè le meno partecipate dall’autore), questo intervento si interroga sulla ricezione e/o la riscrittura del personaggio e della storia da parte dei “prosumer”, su quali tratti risultino più accattivanti per loro, e perché.File | Dimensione | Formato | |
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