La definizione eponima, ed univoca di due interi Continenti, in nome della figura dell’esploratore e geografo fiorentino Amerigo Vespucci (5 viaggi nel Nuovo Mondo 1497-1504), è stata storicamente e universalmente accettata nel lessico geo-politico e culturale dall’età moderna in poi. Il dibattito storico contemporaneo, sviluppatosi attorno al cinquecentenario della “scoperta delle Americhe”, caduto nel 1992, ha stimolato una critica radicale e una tendenza culturale alla revisione del termine stesso, riconsiderando le necessarie peculiarità contestuali, etnologiche e antropologiche tra le diverse popolazioni di nativi che abitavano il Continente. La proposta di contributo, intercettando le indicazioni della call for paper di Roots§Routes, nasce da un progetto di ricerca in corso intitolato “I popoli indigeni dell’Amazzonia nell’immagine e nel collezionismo dei Musei italiani demo-etnoantropologici: Roma, Firenze e Milano” (cfr. allegato in mail). I proponenti intendono analizzare, e riflettere criticamente, riguardo ad un uso non diffusamente permeabile al dibattito post-coloniale, cristallizzato su modalità narrative ancora prive di una connessione stringente, tra il mondo della ricerca storica e scientifica, il confronto museologico internazionale (vedi nuova definizione di Praha 2022 ICOM), e le pratiche curatoriali contemporanee.
Quale America? La permanenza acritica dell’uso dei termini “Amerindio” e “Amazzonia” nei display museali italiani, 2023.
Quale America? La permanenza acritica dell’uso dei termini “Amerindio” e “Amazzonia” nei display museali italiani
Campagna, Eirene
;Casini, Tommaso
;Fusi, Costanza
2023-01-01
Abstract
La definizione eponima, ed univoca di due interi Continenti, in nome della figura dell’esploratore e geografo fiorentino Amerigo Vespucci (5 viaggi nel Nuovo Mondo 1497-1504), è stata storicamente e universalmente accettata nel lessico geo-politico e culturale dall’età moderna in poi. Il dibattito storico contemporaneo, sviluppatosi attorno al cinquecentenario della “scoperta delle Americhe”, caduto nel 1992, ha stimolato una critica radicale e una tendenza culturale alla revisione del termine stesso, riconsiderando le necessarie peculiarità contestuali, etnologiche e antropologiche tra le diverse popolazioni di nativi che abitavano il Continente. La proposta di contributo, intercettando le indicazioni della call for paper di Roots§Routes, nasce da un progetto di ricerca in corso intitolato “I popoli indigeni dell’Amazzonia nell’immagine e nel collezionismo dei Musei italiani demo-etnoantropologici: Roma, Firenze e Milano” (cfr. allegato in mail). I proponenti intendono analizzare, e riflettere criticamente, riguardo ad un uso non diffusamente permeabile al dibattito post-coloniale, cristallizzato su modalità narrative ancora prive di una connessione stringente, tra il mondo della ricerca storica e scientifica, il confronto museologico internazionale (vedi nuova definizione di Praha 2022 ICOM), e le pratiche curatoriali contemporanee.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.