L’approccio alla sostenibilità diventa oggi una necessità imprescindibile per le imprese, al di là degli obblighi di legge e normativi, da un punto di vista etico, di citizenship e legittimazione, al fine di poter operare “a testa alta” sul mercato, e quindi da un punto di vista reputazionale, con immediate ricadute in ambito finanziario e commerciale. Rispetto alle pressioni che provengono dalla sfera del pubblico e dal contesto competitivo, che già sollecitano le aziende nell’adoperarsi a integrare modelli di gestione allineati ai temi di sostenibilità, c’è forse un terzo aspetto che è ancora più importante, ed è quello che riguarda la strategia di sviluppo aziendale. L’integrazione delle pratiche sostenibili non solo, infatti, presenta ricadute che hanno un impatto sulla reputazione aziendale – e quindi effetti di mercato e commerciali – ma rappresenta un’opzione strategica con rilevanti implicazioni sulla trasformazione del business e sulla sua crescita, attuale e futura. Un approccio strategico rispetto alla transizione verso la sostenibilità è infatti quello che ci si permette di suggerire in accordo con la letteratura sulla Corporate Social Responsibility, la quale propone che le aziende debbano avere uno scopo, o purpose, al di là della massimizzazione del profitto, e che tale scopo debba riguardare l’agire socialmente responsabile dell’impresa (Edmans, 2020; Magill et al., 2015; Mayer 2018; Schoenmaker e Schramade, 2019; Stout, 2012). Un simile approccio può essere auspicabile nell’ottica di una gestione più consapevole dell’ecosistema in cui l’azienda insiste, e quindi delle relazioni con i diversi attori, stakeholder diretti e indiretti, primari e secondari, e di tutte le risorse che l’azienda impiega.
Dinamiche evolutive nell’approccio strategico alla comunicazione della sostenibilità, 2022-11.
Dinamiche evolutive nell’approccio strategico alla comunicazione della sostenibilità
Francesco Massara
2022-11-01
Abstract
L’approccio alla sostenibilità diventa oggi una necessità imprescindibile per le imprese, al di là degli obblighi di legge e normativi, da un punto di vista etico, di citizenship e legittimazione, al fine di poter operare “a testa alta” sul mercato, e quindi da un punto di vista reputazionale, con immediate ricadute in ambito finanziario e commerciale. Rispetto alle pressioni che provengono dalla sfera del pubblico e dal contesto competitivo, che già sollecitano le aziende nell’adoperarsi a integrare modelli di gestione allineati ai temi di sostenibilità, c’è forse un terzo aspetto che è ancora più importante, ed è quello che riguarda la strategia di sviluppo aziendale. L’integrazione delle pratiche sostenibili non solo, infatti, presenta ricadute che hanno un impatto sulla reputazione aziendale – e quindi effetti di mercato e commerciali – ma rappresenta un’opzione strategica con rilevanti implicazioni sulla trasformazione del business e sulla sua crescita, attuale e futura. Un approccio strategico rispetto alla transizione verso la sostenibilità è infatti quello che ci si permette di suggerire in accordo con la letteratura sulla Corporate Social Responsibility, la quale propone che le aziende debbano avere uno scopo, o purpose, al di là della massimizzazione del profitto, e che tale scopo debba riguardare l’agire socialmente responsabile dell’impresa (Edmans, 2020; Magill et al., 2015; Mayer 2018; Schoenmaker e Schramade, 2019; Stout, 2012). Un simile approccio può essere auspicabile nell’ottica di una gestione più consapevole dell’ecosistema in cui l’azienda insiste, e quindi delle relazioni con i diversi attori, stakeholder diretti e indiretti, primari e secondari, e di tutte le risorse che l’azienda impiega.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.