Cosa proviamo e comprendiamo vedendo proiettati su uno schermo l’Ultima Cena di Leonardo e gli affreschi michelangioleschi della Sistina? La storia della produzione di film, critofilm, documentari televisivi, filmati amatoriali in rete, dedicata a due delle opere chiave dell’arte rinascimentale, è un mare magnum in continua evoluzione che precede l’era delle esperienze mediali immersive più attuali. Se è difficile affermare con esattezza quando la prima Mdp entrò al Cenacolo di S. Maria delle Grazie a Milano o alla Cappella Sistina, sappiamo che la quantità di materiali filmati che hanno mostrato e raccontato le due opere non ha eguali rispetto ad altre testimonianze figurative. Il contributo intende mettere a fuoco da un lato l’evoluzione storica del rapporto dialettico tra opera pittorica e opera cinematica, che si delinea come una vera e propria “sfida” tecnica, narrativa e percettiva ai linguaggi pittorici dei due maestri rinascimentali; dall’altro lato intende proporre una riflessione critica circa le pratiche operative e i suoi futuri possibili sviluppi. Da Ėjzenštejn a Greenaway (per l’Ultima Cena), da Oertel allo spettacolo immersivo (per gli affreschi della Sistina); da Ragghianti ai documentari RAI dopo il restauro terminati alla fine del secolo XX.
La cinematizzazione produce estasi? Sfida a Leonardo e Michelangelo, 2018.
La cinematizzazione produce estasi? Sfida a Leonardo e Michelangelo
CASINI, Tommaso
2018-01-01
Abstract
Cosa proviamo e comprendiamo vedendo proiettati su uno schermo l’Ultima Cena di Leonardo e gli affreschi michelangioleschi della Sistina? La storia della produzione di film, critofilm, documentari televisivi, filmati amatoriali in rete, dedicata a due delle opere chiave dell’arte rinascimentale, è un mare magnum in continua evoluzione che precede l’era delle esperienze mediali immersive più attuali. Se è difficile affermare con esattezza quando la prima Mdp entrò al Cenacolo di S. Maria delle Grazie a Milano o alla Cappella Sistina, sappiamo che la quantità di materiali filmati che hanno mostrato e raccontato le due opere non ha eguali rispetto ad altre testimonianze figurative. Il contributo intende mettere a fuoco da un lato l’evoluzione storica del rapporto dialettico tra opera pittorica e opera cinematica, che si delinea come una vera e propria “sfida” tecnica, narrativa e percettiva ai linguaggi pittorici dei due maestri rinascimentali; dall’altro lato intende proporre una riflessione critica circa le pratiche operative e i suoi futuri possibili sviluppi. Da Ėjzenštejn a Greenaway (per l’Ultima Cena), da Oertel allo spettacolo immersivo (per gli affreschi della Sistina); da Ragghianti ai documentari RAI dopo il restauro terminati alla fine del secolo XX.File | Dimensione | Formato | |
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