Il presente studio indaga la rappresentazione della maternità surrogata sui siti delle organizzazioni che offrono servizi di assistenza per chi intenda usufruire di questa pratica. La ricerca è basata sull’analisi di un corpus costituito dalla raccolta completa dei testi pubblicati sui siti di dieci organizzazioni che operano internazionalmente in questo tipo di attività, con sede in diversi paesi dove la maternità surrogata è ammessa o tollerata (USA, Messico, Georgia, Ucraina, Grecia). Utilizzando strumenti di analisi del discorso lo studio esamina le strategie discorsive e retoriche impiegate da queste organizzazioni al fine di rappresentare sui loro siti la maternità surrogata, promuovendone la pratica e la diffusione, spesso insieme ad altri servizi di tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technologies o ART). Dall’analisi, nella quale si dedica particolare attenzione agli aspetti più sensibili e controversi (e per lo più potenzialmente illegali). emerge l’utilizzo di strategie discorsive volte a rappresentare la pratica della maternità surrogata in termini totalmente positivi, trascurandone o offuscandone gli aspetti più problematici e controversi grazie all’utilizzo di metafore e schemi retorici ricorrenti. L’analisi rivela inoltre che, sotto la spinta della diffusione delle ART, si sta registrando una evoluzione nelle denominazioni dei gradi primari di parentela, come padre, madre, ecc.

Discorsi della Surrogazione, 2018-12.

Discorsi della Surrogazione

Garzone, Giuliana Elena
2018-12-01

Abstract

Il presente studio indaga la rappresentazione della maternità surrogata sui siti delle organizzazioni che offrono servizi di assistenza per chi intenda usufruire di questa pratica. La ricerca è basata sull’analisi di un corpus costituito dalla raccolta completa dei testi pubblicati sui siti di dieci organizzazioni che operano internazionalmente in questo tipo di attività, con sede in diversi paesi dove la maternità surrogata è ammessa o tollerata (USA, Messico, Georgia, Ucraina, Grecia). Utilizzando strumenti di analisi del discorso lo studio esamina le strategie discorsive e retoriche impiegate da queste organizzazioni al fine di rappresentare sui loro siti la maternità surrogata, promuovendone la pratica e la diffusione, spesso insieme ad altri servizi di tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technologies o ART). Dall’analisi, nella quale si dedica particolare attenzione agli aspetti più sensibili e controversi (e per lo più potenzialmente illegali). emerge l’utilizzo di strategie discorsive volte a rappresentare la pratica della maternità surrogata in termini totalmente positivi, trascurandone o offuscandone gli aspetti più problematici e controversi grazie all’utilizzo di metafore e schemi retorici ricorrenti. L’analisi rivela inoltre che, sotto la spinta della diffusione delle ART, si sta registrando una evoluzione nelle denominazioni dei gradi primari di parentela, come padre, madre, ecc.
Italiano
dic-2018
https://riviste.unimi.it/index.php/CRIANDO/article/view/11043/10369
Università degli Studi di Milano, CRIAR
3
215
247
33
Italy
internazionale
comitato scientifico
Online
Settore L-LIN/12 - Lingua e Traduzione - Lingua Inglese
1
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