Il contributo si focalizza sulla ricezione dell’opera di James Graham Ballard, concentrandosi in particolare su due comunità di interpreti definite su base geografica: il Regno Unito e gli Stati Uniti. La scelta di questi due contesti è funzionale a mettere in luce, all’interno dell’ampia area della letteratura anglosassone, quanto la tradizione letteraria dei singoli paesi abbia influenzato e influenzi tutt’ora sia l’“orizzonte delle attese” sia le dinamiche del mercato editoriale. Il caso di Ballard si dimostra particolarmente interessante da questo punto di vista. Dopo aver debuttato nella ristretta cerchia della science-ˇfiction l’autore britannico ha infatti cercato a più riprese di evadere da questa nicchia, cercando di ridefinire lo statuto della fantascienza e la sua collocazione all’interno del mutevole sistema dei generi letterari. Animato da questa intenzione di fondo Ballard ha manifestato una costante insofferenza nei riguardi delle etichette e delle definizioni semplificatrici proposte dalla critica ma, soprattutto, ha giocato abilmente con la propria immagine proponendo, di volta in volta, una “versione” di sé in sintonia con i cambiamenti del gusto e delle mode culturali. Nel corso dell’analisi verranno ricostruire le diverse fasi di questo processo di "rebrading" che, come sottolineato da John Baxter (curatore dell’unica biografia ufficiale attualmente in circolazione), costituisce uno dei tratti caratteristici della personalità di Ballard, vero e proprio outsider della letteratura inglese.
James Graham Ballard, il camaleonte della sci-fi britannica, 2017.
James Graham Ballard, il camaleonte della sci-fi britannica
CHIURATO Andrea
2017-01-01
Abstract
Il contributo si focalizza sulla ricezione dell’opera di James Graham Ballard, concentrandosi in particolare su due comunità di interpreti definite su base geografica: il Regno Unito e gli Stati Uniti. La scelta di questi due contesti è funzionale a mettere in luce, all’interno dell’ampia area della letteratura anglosassone, quanto la tradizione letteraria dei singoli paesi abbia influenzato e influenzi tutt’ora sia l’“orizzonte delle attese” sia le dinamiche del mercato editoriale. Il caso di Ballard si dimostra particolarmente interessante da questo punto di vista. Dopo aver debuttato nella ristretta cerchia della science-ˇfiction l’autore britannico ha infatti cercato a più riprese di evadere da questa nicchia, cercando di ridefinire lo statuto della fantascienza e la sua collocazione all’interno del mutevole sistema dei generi letterari. Animato da questa intenzione di fondo Ballard ha manifestato una costante insofferenza nei riguardi delle etichette e delle definizioni semplificatrici proposte dalla critica ma, soprattutto, ha giocato abilmente con la propria immagine proponendo, di volta in volta, una “versione” di sé in sintonia con i cambiamenti del gusto e delle mode culturali. Nel corso dell’analisi verranno ricostruire le diverse fasi di questo processo di "rebrading" che, come sottolineato da John Baxter (curatore dell’unica biografia ufficiale attualmente in circolazione), costituisce uno dei tratti caratteristici della personalità di Ballard, vero e proprio outsider della letteratura inglese.File | Dimensione | Formato | |
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