Oggetto di questo articolo è la fortuna italiana di El Burlador de Sevilla di Tirso di Molina grazie alle riscritture dei Comici dell’Arte, ascritte nella categoria dell’ipertestualità secondo il modello ermeneutico e tassonomico elaborato da G. Genette in Palinsesti. Ogni ipertesto implica una quota di trasformazione dell’ipotesto e ogni trasformazione, anche la più innocente, implica un reinvestimento semantico, incide, cioè, sul senso. Considerevole è la varietà di pratiche trasformazionali, tra le quali si prendono in considerazione la trasposizione pragmatica e quella diegetica, rispettivamente intese da Genette come modificazione dell’azione e come sua traslazione storica, geografica e sociale. Entrambe le operazioni sono volte, in questo contesto, a un’intensificazione comica del testo fondativo del mito dongiovannesco.
"El burlador de Sevilla" all'italiana, 2009.
"El burlador de Sevilla" all'italiana
Assumma, Maria Cristina
2009-01-01
Abstract
Oggetto di questo articolo è la fortuna italiana di El Burlador de Sevilla di Tirso di Molina grazie alle riscritture dei Comici dell’Arte, ascritte nella categoria dell’ipertestualità secondo il modello ermeneutico e tassonomico elaborato da G. Genette in Palinsesti. Ogni ipertesto implica una quota di trasformazione dell’ipotesto e ogni trasformazione, anche la più innocente, implica un reinvestimento semantico, incide, cioè, sul senso. Considerevole è la varietà di pratiche trasformazionali, tra le quali si prendono in considerazione la trasposizione pragmatica e quella diegetica, rispettivamente intese da Genette come modificazione dell’azione e come sua traslazione storica, geografica e sociale. Entrambe le operazioni sono volte, in questo contesto, a un’intensificazione comica del testo fondativo del mito dongiovannesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.