L’argomento qui trattato costituisce uno dei classici temi da sempre dibattuti dalla linguistica germanica, senza una soluzione definitiva. Tuttavia la visione maggiormente condivisa risulta essere quella di una connessione etimologica del suffisso dentale del preterito dei verbi deboli germanici con la radice verbale indoeuropea *dheh1-; la quale, per altro, prosegue nelle lingue germaniche occidentali nella forma dō- ‘fare’. Personalmente ritengo plausibile tale connessione, ma, come sarà illustrato, il percorso diacronico dello sviluppo da me proposto consentirà di conciliare l’ipotesi menzionata con un’altra ipotesi, talvolta ventilata dagli studiosi in alternativa alla prima: la connessione del suffisso dentale del preterito debole con l’analogo suffisso del participio passato degli stessi verbi. Pur essendo tale accostamento del tutto lampante esso nondimeno ha suscitato difficoltà ricostruttive.
Sull’origine del preterito dei verbi deboli germanici, 2015.
Sull’origine del preterito dei verbi deboli germanici
PANIERI, LUCA
2015-01-01
Abstract
L’argomento qui trattato costituisce uno dei classici temi da sempre dibattuti dalla linguistica germanica, senza una soluzione definitiva. Tuttavia la visione maggiormente condivisa risulta essere quella di una connessione etimologica del suffisso dentale del preterito dei verbi deboli germanici con la radice verbale indoeuropea *dheh1-; la quale, per altro, prosegue nelle lingue germaniche occidentali nella forma dō- ‘fare’. Personalmente ritengo plausibile tale connessione, ma, come sarà illustrato, il percorso diacronico dello sviluppo da me proposto consentirà di conciliare l’ipotesi menzionata con un’altra ipotesi, talvolta ventilata dagli studiosi in alternativa alla prima: la connessione del suffisso dentale del preterito debole con l’analogo suffisso del participio passato degli stessi verbi. Pur essendo tale accostamento del tutto lampante esso nondimeno ha suscitato difficoltà ricostruttive.File | Dimensione | Formato | |
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