Nel cuore segreto dell’Oriente: il reportage narrativo e l’universo narrativo e linguistico di Un indovino mi disse di Tiziano Terzani

Occuparsi della produzione di Tiziano Terzani implica la necessità di studiare un fenomeno largamente diffuso che sembra per molti versi rappresentare la nuova letteratura, quella fatta da coloro che vanno a caccia di storie nei luoghi più disparati, remoti e straordinari del pianeta, i quali non si limitano a scrivere articoli per i giornali, ma li convogliano poi in un libro dove protagoniste sono le loro impressioni e le descrizioni del viaggio. Si tratta di un genere dallo statuto incerto che si colloca in quello spazio liminare tra ciò che è racconto e ciò che non è racconto in cui lo scritto è pensato per rendere la realtà leggibile come un romanzo. Questo studio in particolare prederà in considerazione Un indovino mi disse poiché rappresenta lo spartiacque tra l’attività di corrispondente dall’estero, attività che possiamo considerare giornalismo tout court, e l’attività di scrittore.