Il saggio esamina gli studi di Umberto Carpi sull'estetica classica tedesca e sul classicismo letterario italiano. Negli anni Ottanta Carpi studia Schiller, Hoelderlin, Goethe, Hegel, Rosenkranz e traduce gli 'Scritti sull'antichità' di Wilhelm von Humboldt, sviluppando le basi teoriche per un'interpretazione che pone alla base della grande poesia classica italiana di fine Settecento e inizio Ottocento la riflessione sugli effetti mercificanti della divisione capitalistica del lavoro e sulla conseguente impossibilità per l'uomo moderno di raggiungere la compiuta dimensione artistica del bello. Il saggio segue l'evoluzione della critica di Carpi fino alla lettura della canzone leopardiana 'Alla Primavera o delle favole antiche'.
Il classicismo di Umberto Carpi, 2014.
Il classicismo di Umberto Carpi
Andreoni, Annalisa
2014-01-01
Abstract
Il saggio esamina gli studi di Umberto Carpi sull'estetica classica tedesca e sul classicismo letterario italiano. Negli anni Ottanta Carpi studia Schiller, Hoelderlin, Goethe, Hegel, Rosenkranz e traduce gli 'Scritti sull'antichità' di Wilhelm von Humboldt, sviluppando le basi teoriche per un'interpretazione che pone alla base della grande poesia classica italiana di fine Settecento e inizio Ottocento la riflessione sugli effetti mercificanti della divisione capitalistica del lavoro e sulla conseguente impossibilità per l'uomo moderno di raggiungere la compiuta dimensione artistica del bello. Il saggio segue l'evoluzione della critica di Carpi fino alla lettura della canzone leopardiana 'Alla Primavera o delle favole antiche'.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.