Diversi sono i motivi grazie ai quali l’accostamento Buzzati-Levi non risulta arbitrario. Il primo motivo è che entrambi sono stati considerati a lungo due outsider della letteratura: Dino Buzzati era giornalista; Primo Levi era chimico. Il secondo motivo è la predilezione per un certo modo letterario: il fantastico. Il terzo motivo è di ordine linguistico (periodare essenzialmente paratattico; propensione per un lessico noto e riconoscibile; tono discorsivo; incipit in medias res). Il quarto motivo è la loro spiccata attenzione per il mondo che li attornia, per le trasformazioni in campo sociale, per i fenomeni di costume, per le scoperte scientifiche e tecnologiche. Ed è proprio l’interesse per la scienza e la tecnologia che si intende approfondire in questa sede. Nei racconti qui convocati Buzzati e Levi ci introducono in un futuro sempre più sospinto dalla molla frenetica del progresso tecnologico, teatro di esperimenti inquietanti in cui agiscono macchine straordinarie. Nel parlare di temi di ordine scientifico, Buzzati e Levi si fanno moralisti e le loro anticipazioni sull’avvenire si traducono in denunce il cui obiettivo è quello di sensibilizzare sia gli scienziati sia l’uomo comune sulla responsabilità delle proprie scelte e azioni.
“In quell’ampolla chiuso il mistero di noi uomini”: Dino Buzzati e Primo Levi tra scienza e tecnologia, 2014.
“In quell’ampolla chiuso il mistero di noi uomini”: Dino Buzzati e Primo Levi tra scienza e tecnologia
ZANGRANDI, SILVIA TERESA
2014-01-01
Abstract
Diversi sono i motivi grazie ai quali l’accostamento Buzzati-Levi non risulta arbitrario. Il primo motivo è che entrambi sono stati considerati a lungo due outsider della letteratura: Dino Buzzati era giornalista; Primo Levi era chimico. Il secondo motivo è la predilezione per un certo modo letterario: il fantastico. Il terzo motivo è di ordine linguistico (periodare essenzialmente paratattico; propensione per un lessico noto e riconoscibile; tono discorsivo; incipit in medias res). Il quarto motivo è la loro spiccata attenzione per il mondo che li attornia, per le trasformazioni in campo sociale, per i fenomeni di costume, per le scoperte scientifiche e tecnologiche. Ed è proprio l’interesse per la scienza e la tecnologia che si intende approfondire in questa sede. Nei racconti qui convocati Buzzati e Levi ci introducono in un futuro sempre più sospinto dalla molla frenetica del progresso tecnologico, teatro di esperimenti inquietanti in cui agiscono macchine straordinarie. Nel parlare di temi di ordine scientifico, Buzzati e Levi si fanno moralisti e le loro anticipazioni sull’avvenire si traducono in denunce il cui obiettivo è quello di sensibilizzare sia gli scienziati sia l’uomo comune sulla responsabilità delle proprie scelte e azioni.File | Dimensione | Formato | |
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