La critica italiana inizia a interessarsi a Robbe-Grillet sul finire degli anni Cinquanta, anche se più alle sue teorie che alla sua opera. Gli infuocati anatemi contro la metafora e contro il romanzo «ben fatto» si impongono al centro della scena culturale, suscitando accese polemiche e altrettanto vivaci prese di posizione a suo favore. Attraverso un ampio ventaglio di articoli, saggi, convegni e interviste le varie “fazioni” coinvolte nello scontro creano e diffondono immagini molto diverse del medesimo autore: quella proposta dall’establishment non coincide con quella sostenuta dalla critica impegnata di sinistra; che, a sua volta, è in netto contrasto con le interpretazioni fenomenologiche di alcuni rappresentanti della neoavanguardia. Ognuno tenta, insomma, di ricondurlo entro una differente «sceneggiatura autoriale», giudicandolo in base alla propria concezione della letteratura. Robbe-Grillet, dal canto suo, si dimostra controparte attiva in questo dibattito, ribadendo in numerosi interventi l’inadeguatezza dell’etichetta di école du regard. Rifiutando le rigide griglie interpretative proposte dalla critica e adottando quella che R. M. Allemand definirà «la tecnica dell’anguilla» egli cercherà così di resistere, con alterne fortune, agli innumerevoli tentativi di canonizzazione.
Un successo senza gloria: splendori e miserie della ricezione di Alain Robbe-Grillet in Italia, 2015-03.
Un successo senza gloria: splendori e miserie della ricezione di Alain Robbe-Grillet in Italia
Chiurato, Andrea
2015-03-01
Abstract
La critica italiana inizia a interessarsi a Robbe-Grillet sul finire degli anni Cinquanta, anche se più alle sue teorie che alla sua opera. Gli infuocati anatemi contro la metafora e contro il romanzo «ben fatto» si impongono al centro della scena culturale, suscitando accese polemiche e altrettanto vivaci prese di posizione a suo favore. Attraverso un ampio ventaglio di articoli, saggi, convegni e interviste le varie “fazioni” coinvolte nello scontro creano e diffondono immagini molto diverse del medesimo autore: quella proposta dall’establishment non coincide con quella sostenuta dalla critica impegnata di sinistra; che, a sua volta, è in netto contrasto con le interpretazioni fenomenologiche di alcuni rappresentanti della neoavanguardia. Ognuno tenta, insomma, di ricondurlo entro una differente «sceneggiatura autoriale», giudicandolo in base alla propria concezione della letteratura. Robbe-Grillet, dal canto suo, si dimostra controparte attiva in questo dibattito, ribadendo in numerosi interventi l’inadeguatezza dell’etichetta di école du regard. Rifiutando le rigide griglie interpretative proposte dalla critica e adottando quella che R. M. Allemand definirà «la tecnica dell’anguilla» egli cercherà così di resistere, con alterne fortune, agli innumerevoli tentativi di canonizzazione.File | Dimensione | Formato | |
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