Dimmi cosa compri e ti dirò chi sei o cosa vuoi rappresentare al mondo. Questo era uno dei messaggi che aveva già lanciato l’economista e sociologo statunitense Thorstein Veblen nel 1899 in Theory of the Leisure Class. Secondo Veblen il consumo non risponde solo a necessità di sussistenza, ma va interpretato come “un segno di distinzione e di prestigio sociale” che si aggiunge alle qualità personali. Ciò porta anche ad un singolare gusto, per cui il valore estetico di un oggetto è legato strettamente al suo costo economico ed al suo valore comunicativo. Sono passatoi decenni ma la situazione non è cambiata anzi sembra maggiormente radicata. Si consuma non solo per rispondere alle esigenze vitali di sussistenza ma si sceglie in base al valore simbolico che l’atto di acquisto può avere. Certamente il consumo si è arricchito di ulteriori valenze simboliche e psicologiche rispetto all’idea vebleriana di consumo come atto di ostentazione. Oggi il mondo del consumo non solo è un palcoscenico in cui agire la propria identità rappresentandosi con i prodotti di acquisto ma diventa un interessante contenitore di potenzialità e di suggerimenti per la propria costruzione identitaria (Russo et al, 211). il contributo tratta dei suddetti temi integrando lo studio dei comportamenti di consumo e i processi di integrazione.
"come tu mi vuoi". Dinamiche di accesso al mondo dei consumi in una società multiculturale è stato aggiunto al tuo carrello, 2014-07.
"come tu mi vuoi". Dinamiche di accesso al mondo dei consumi in una società multiculturale è stato aggiunto al tuo carrello
Russo, Vincenzo
2014-07-01
Abstract
Dimmi cosa compri e ti dirò chi sei o cosa vuoi rappresentare al mondo. Questo era uno dei messaggi che aveva già lanciato l’economista e sociologo statunitense Thorstein Veblen nel 1899 in Theory of the Leisure Class. Secondo Veblen il consumo non risponde solo a necessità di sussistenza, ma va interpretato come “un segno di distinzione e di prestigio sociale” che si aggiunge alle qualità personali. Ciò porta anche ad un singolare gusto, per cui il valore estetico di un oggetto è legato strettamente al suo costo economico ed al suo valore comunicativo. Sono passatoi decenni ma la situazione non è cambiata anzi sembra maggiormente radicata. Si consuma non solo per rispondere alle esigenze vitali di sussistenza ma si sceglie in base al valore simbolico che l’atto di acquisto può avere. Certamente il consumo si è arricchito di ulteriori valenze simboliche e psicologiche rispetto all’idea vebleriana di consumo come atto di ostentazione. Oggi il mondo del consumo non solo è un palcoscenico in cui agire la propria identità rappresentandosi con i prodotti di acquisto ma diventa un interessante contenitore di potenzialità e di suggerimenti per la propria costruzione identitaria (Russo et al, 211). il contributo tratta dei suddetti temi integrando lo studio dei comportamenti di consumo e i processi di integrazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.