La presenza stabile in Italia di persone provenienti da regioni e aree del mondo fra le più diverse, alcune geograficamente molto distanti, altre vicine ma «lontane» culturalmente (si pensi alle persone arrivate dalla sponda sud del mare Mediterraneo o dalla riva est del mare Adriatico) trova conferma nell’analisi dei dati relativi ai matrimoni civili celebrati nel paese. Questi ultimi, infatti, evidenziano come negli anni i mutamenti sociali determinati dai processi immigratori hanno riguardato anche le forme e i modelli familiari, comportando l’accoglienza di «nuove e variegate espressioni culturali e relazionali sia nella forma delle unioni tra stranieri (fra connazionali o nel caso delle unioni «miste miste») sia in quella delle unioni miste». Non solo cioè la presenza di uomini e di donne straniere ha implicato l’«arrivo» di modelli familiari «altri», ma conseguenza della migrazione è stata anche la nascita di svariati modi e percorsi del divenire e dell’essere famiglia. E tale cambiamento è arrivato a coinvolgere oltre agli stranieri di prima e seconda generazione anche gli autoctoni, nelle cosiddette relazioni bi-nazionali. In particolare quest’ultimo tipo di coppia, identificata con il termine «mista», è considerata uno degli effetti più significativi e socialmente rilevanti dell’incontro tra persone di paesi e culture diverse. Il contributo si sofferma su tali cambiamenti proponendo una lettura articolata di tali unioni da un punto di vista culturale e socio-demografico.
I matrimoni misti in Italia, 2014.
I matrimoni misti in Italia
Ghiringhelli, Barbara
2014-01-01
Abstract
La presenza stabile in Italia di persone provenienti da regioni e aree del mondo fra le più diverse, alcune geograficamente molto distanti, altre vicine ma «lontane» culturalmente (si pensi alle persone arrivate dalla sponda sud del mare Mediterraneo o dalla riva est del mare Adriatico) trova conferma nell’analisi dei dati relativi ai matrimoni civili celebrati nel paese. Questi ultimi, infatti, evidenziano come negli anni i mutamenti sociali determinati dai processi immigratori hanno riguardato anche le forme e i modelli familiari, comportando l’accoglienza di «nuove e variegate espressioni culturali e relazionali sia nella forma delle unioni tra stranieri (fra connazionali o nel caso delle unioni «miste miste») sia in quella delle unioni miste». Non solo cioè la presenza di uomini e di donne straniere ha implicato l’«arrivo» di modelli familiari «altri», ma conseguenza della migrazione è stata anche la nascita di svariati modi e percorsi del divenire e dell’essere famiglia. E tale cambiamento è arrivato a coinvolgere oltre agli stranieri di prima e seconda generazione anche gli autoctoni, nelle cosiddette relazioni bi-nazionali. In particolare quest’ultimo tipo di coppia, identificata con il termine «mista», è considerata uno degli effetti più significativi e socialmente rilevanti dell’incontro tra persone di paesi e culture diverse. Il contributo si sofferma su tali cambiamenti proponendo una lettura articolata di tali unioni da un punto di vista culturale e socio-demografico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.