Nell'epoca del "deserto che avanza" la filosofia della storia ha il compito di percorrere instancabilmente questo spazio senza peraltro poter sperare di raggiungere una fine. Abituata a dominare questi spazi e a imporre loro ordine, è costretta a rinunciare a questo intento metafisico per aprirsi alla differenza, al frammento, all'altro rendendo così possibile lo spazio dell'incontro. Questo luogo è la storia, che non ha più un tracciato ben definito, ma si dissolve nella trama dei rapporti tra differenze. Non più quindi un filo unico che intesse le varie trame, e dunque una modalità univoca di fare filosofia della storia, ma l'ascolta dell'assoluto differire dell'essere a se stesso.
La traccia nel deserto: ai margini della storia, 2002.
La traccia nel deserto: ai margini della storia
BOCCALI, RENATO
2002-01-01
Abstract
Nell'epoca del "deserto che avanza" la filosofia della storia ha il compito di percorrere instancabilmente questo spazio senza peraltro poter sperare di raggiungere una fine. Abituata a dominare questi spazi e a imporre loro ordine, è costretta a rinunciare a questo intento metafisico per aprirsi alla differenza, al frammento, all'altro rendendo così possibile lo spazio dell'incontro. Questo luogo è la storia, che non ha più un tracciato ben definito, ma si dissolve nella trama dei rapporti tra differenze. Non più quindi un filo unico che intesse le varie trame, e dunque una modalità univoca di fare filosofia della storia, ma l'ascolta dell'assoluto differire dell'essere a se stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.