Il volume ricostruisce le vicende della rivoluzione messicana, individuando i passaggi significativi, le cesure fondamentali, le implicazioni politiche, economiche, sociali e culturali, facendo però anche il punto del dibattito storiografico e delle novità interpretative, a cent’anni da quegli eventi. Sullo scenario, a fianco di figure storiche e mitizzate come quelle di Emiliano Zapata, Pancho Villa, Francisco Madero, Venustiano Carranza e Álvaro Obregón, appare una storia corale intesa a riportare alla luce le diverse anime di un paese caratterizzato da una complessa pluriculturalità, geografica, sociale e umana. Quella messicana fu la prima grande rivoluzione e guerra civile del Novecento, e per questo la narrazione delle vicende nazionali interagisce tanto con la dimensione regionale quanto con i mutamenti del quadro internazionale, dalle relazioni con gli Stati Uniti e l’Europa nell’età dell’imperialismo, fino agli intrecci con il primo conflitto mondiale. Il libro offre infine spunti di riflessione sulla ridefinizione del ruolo dello Stato, sulla reinvenzione della nazione e di categorie come quella dell’indio e del campesino; si interroga sull’uso della violenza e sulle dinamiche profonde della secolarizzazione e dei processi di modernizzazione, cercando di comprendere perché la rivoluzione messicana sia divenuta nel tempo un grande generatore di costruzioni politiche, simboliche e perfino identitarie.
La rivoluzione messicana, 2013-03.
La rivoluzione messicana
De Giuseppe, Massimo
2013-03-01
Abstract
Il volume ricostruisce le vicende della rivoluzione messicana, individuando i passaggi significativi, le cesure fondamentali, le implicazioni politiche, economiche, sociali e culturali, facendo però anche il punto del dibattito storiografico e delle novità interpretative, a cent’anni da quegli eventi. Sullo scenario, a fianco di figure storiche e mitizzate come quelle di Emiliano Zapata, Pancho Villa, Francisco Madero, Venustiano Carranza e Álvaro Obregón, appare una storia corale intesa a riportare alla luce le diverse anime di un paese caratterizzato da una complessa pluriculturalità, geografica, sociale e umana. Quella messicana fu la prima grande rivoluzione e guerra civile del Novecento, e per questo la narrazione delle vicende nazionali interagisce tanto con la dimensione regionale quanto con i mutamenti del quadro internazionale, dalle relazioni con gli Stati Uniti e l’Europa nell’età dell’imperialismo, fino agli intrecci con il primo conflitto mondiale. Il libro offre infine spunti di riflessione sulla ridefinizione del ruolo dello Stato, sulla reinvenzione della nazione e di categorie come quella dell’indio e del campesino; si interroga sull’uso della violenza e sulle dinamiche profonde della secolarizzazione e dei processi di modernizzazione, cercando di comprendere perché la rivoluzione messicana sia divenuta nel tempo un grande generatore di costruzioni politiche, simboliche e perfino identitarie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.