Il volume segue sulla longue durée la vicenda di alcune opere d’arte che, provenienti da Costantinopoli e dai suoi territori, durante il Medioevo e dopo la caduta dell’impero nel 1453 approdano nelle due città di Venezia e Genova. Gli oggetti selezionati sono quelli che nelle due Repubbliche sono investiti di un ruolo pubblico, coinvolti in cerimonie e rituali: processioni, litanie, esposizioni eccezionali, ma anche cerimoniali laici, connessi al potere. Sono oggetti preziosi e legati alla sfera del sacro (fra questi: la Nicopeia, icona mariana palladio della Serenissima, le stauroteche marciane, la gemmata Croce degli Zaccaria, il fragilissimo pallio di San Lorenzo, vero unicum della produzione tessile bizantina giunta a noi, il Mandylion, immagine acheropita del Volto di Cristo) che, una volta in Occidente, conoscono una seconda vita. Attingendo a una vasta gamma di fonti, visuali e documentarie, i diversi capitoli ne seguono l’afterlife, indagandone percezione, ricezione, comunicazione, conservazione, nell’intento di offrire un particolare e inedito punto di vista sul rapporto che i due centri hanno intrattenuto con Bisanzio e sul ruolo che la sua civiltà vi ha esercitato, anche, anzi, soprattutto, dopo la sua fine.

Eredità bizantine. La 'vita sociale' di icone e reliquie: Venezia e Genova tra Medioevo e contemporaneità, 2025.

Eredità bizantine. La 'vita sociale' di icone e reliquie: Venezia e Genova tra Medioevo e contemporaneità

Sozze', Lucrezia
2025-01-01

Abstract

Il volume segue sulla longue durée la vicenda di alcune opere d’arte che, provenienti da Costantinopoli e dai suoi territori, durante il Medioevo e dopo la caduta dell’impero nel 1453 approdano nelle due città di Venezia e Genova. Gli oggetti selezionati sono quelli che nelle due Repubbliche sono investiti di un ruolo pubblico, coinvolti in cerimonie e rituali: processioni, litanie, esposizioni eccezionali, ma anche cerimoniali laici, connessi al potere. Sono oggetti preziosi e legati alla sfera del sacro (fra questi: la Nicopeia, icona mariana palladio della Serenissima, le stauroteche marciane, la gemmata Croce degli Zaccaria, il fragilissimo pallio di San Lorenzo, vero unicum della produzione tessile bizantina giunta a noi, il Mandylion, immagine acheropita del Volto di Cristo) che, una volta in Occidente, conoscono una seconda vita. Attingendo a una vasta gamma di fonti, visuali e documentarie, i diversi capitoli ne seguono l’afterlife, indagandone percezione, ricezione, comunicazione, conservazione, nell’intento di offrire un particolare e inedito punto di vista sul rapporto che i due centri hanno intrattenuto con Bisanzio e sul ruolo che la sua civiltà vi ha esercitato, anche, anzi, soprattutto, dopo la sua fine.
Italiano
2025
978-88-913-3567-8
978-88-913-3570-8
532 p.
43
Italy
Roma
L'Erma di Bretschneider
A stampa
internazionale
Settore L-ART/01 - Storia dell'Arte Medievale
Settore ARTE-01/A - Storia dell'arte medievale
1
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