Questo libro conduce il lettore in un viaggio nel presente tramite uno sguardo antico. Un viaggio che attraversa le fratture e le contraddizioni del progresso tecnologico e ma anche i pensieri di un grande filosofo che può aiutarci a trovare una strada tra le rovine della modernità. Non è facile descrivere il fascino che si prova di fronte alla lettura dei frammenti del fatidico poema di Parmenide. Il suo linguaggio opaco e misterico ha dato luogo a numerose interpretazioni che, a seconda dei casi, hanno avvantaggiato la chiave di lettura mistica e metafisica o quella razionale e addirittura protoscientifica. Il genio di D. F. Wallace, ad esempio, è rimasto colpito da questa fondamentale ambivalenza dell’eleata al punto da volerne cogliere entrambi gli aspetti. Se in diverse interviste il celebre autore dell’Avant-Pop ha descritto il viaggio mitico verso il cielo come un trip psichedelico (consigliando al lettore di assumere funghi allucinogeni per fruire al meglio l’opera), nella sua indagine sul concetto e sulla funzione di infinito, Wallace enuclea sistematicamente i passaggi del poema come premessa alla scomposizione operativa formulata dall’allievo Zenone, attraverso precisi modelli matematici. Grazie a una simile ricognizione, questo libro vuole utilizzare la dottrina di Parmenide come strumento metodologico e pratico che ci aiuti ad affrontare la complessità crescente del nostro mondo e a stemperare alcuni radicalismi che animano il nostro tempo, come quello che vede contrapposti i profeti del “nuovo realismo” ai vecchi difensori dell’ermeneutica. Forse un vademecum che può insegnarci a gestire le contraddizioni insite nello sviluppo della comunicazione e della cultura globale. Un modello che trova riscontro nelle conquiste più avanzate della nuova fisica, come anche negli effetti più problematici e dirompenti generati dalle nuove tecnologie: la compressione dello spazio, la dilatazione del tempo, l’interferenza tra reale e virtuale, l’isomorfismo tra pensiero e realtà, la perdita di definizione dei confini dell’io, una nuova spiritualità diffusa…
IPERPARMENIDE. Scienza, cultura e comunicazione oltre il postmoderno, 2012-10.
IPERPARMENIDE. Scienza, cultura e comunicazione oltre il postmoderno
Barile, Nello
2012-10-01
Abstract
Questo libro conduce il lettore in un viaggio nel presente tramite uno sguardo antico. Un viaggio che attraversa le fratture e le contraddizioni del progresso tecnologico e ma anche i pensieri di un grande filosofo che può aiutarci a trovare una strada tra le rovine della modernità. Non è facile descrivere il fascino che si prova di fronte alla lettura dei frammenti del fatidico poema di Parmenide. Il suo linguaggio opaco e misterico ha dato luogo a numerose interpretazioni che, a seconda dei casi, hanno avvantaggiato la chiave di lettura mistica e metafisica o quella razionale e addirittura protoscientifica. Il genio di D. F. Wallace, ad esempio, è rimasto colpito da questa fondamentale ambivalenza dell’eleata al punto da volerne cogliere entrambi gli aspetti. Se in diverse interviste il celebre autore dell’Avant-Pop ha descritto il viaggio mitico verso il cielo come un trip psichedelico (consigliando al lettore di assumere funghi allucinogeni per fruire al meglio l’opera), nella sua indagine sul concetto e sulla funzione di infinito, Wallace enuclea sistematicamente i passaggi del poema come premessa alla scomposizione operativa formulata dall’allievo Zenone, attraverso precisi modelli matematici. Grazie a una simile ricognizione, questo libro vuole utilizzare la dottrina di Parmenide come strumento metodologico e pratico che ci aiuti ad affrontare la complessità crescente del nostro mondo e a stemperare alcuni radicalismi che animano il nostro tempo, come quello che vede contrapposti i profeti del “nuovo realismo” ai vecchi difensori dell’ermeneutica. Forse un vademecum che può insegnarci a gestire le contraddizioni insite nello sviluppo della comunicazione e della cultura globale. Un modello che trova riscontro nelle conquiste più avanzate della nuova fisica, come anche negli effetti più problematici e dirompenti generati dalle nuove tecnologie: la compressione dello spazio, la dilatazione del tempo, l’interferenza tra reale e virtuale, l’isomorfismo tra pensiero e realtà, la perdita di definizione dei confini dell’io, una nuova spiritualità diffusa…I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.