Guerra di Crimea, 1854. Florence Nightingale, figlia dell’élite britannica, parte per Scutari, un sobborgo di Istanbul duramente colpito dal conflitto tra Russia e Impero Ottomano. Milano, 1912. Sita Camperio Meyer, ispirata dagli scatti del fratello ufficiale in Manciuria, si imbarca sulla nave-ospedale Menfi per prestare soccorso ai soldati feriti nella guerra italo-turca. Tra la fine dell’’800 e i primi decenni del ‘900 furono molte le donne – appartenenti all’alta borghesia e vincolate a destini domestici già scritti – che scelsero di partire per i fronti bellici come infermiere volontarie. I loro diari di viaggio costituiscono testimonianze preziose di come esperienze traumatiche e liminali, come la guerra e l’esilio dalla casa, divennero tappe formative e trasformative per l’emancipazione femminile, in un’epoca in cui la professione infermieristica era prerogativa maschile. Attraverso un percorso che intreccia biographical studies e gender studies, il saggio indaga la figura dell’infermiera di guerra come nuovo soggetto storico e simbolico. Mettendo a confronto biografie autorizzate e diari privati di due pioniere che trasformarono la cura in gesto politico e il corpo in luogo di resistenza, il contributo ricostruisce la genealogia di una viandanza femminile che attraversa la Storia e ne riscrive i confini. La seconda parte esplora l’adattamento audiovisivo di questo immaginario in The Crimson Field (BBC, 2014) e Tiempos de guerra (Antena 3, 2017), per indagare come la serialità contemporanea rielabori il racconto autobiografico in forme narrative complesse e in spazi di movimento e negoziazione tra categorie binarie – femminile e maschile, autorità e subordinazione, cura e conflitto.
Viaggio al fronte: emancipazione femminile e racconto biografico delle prime infermiere di guerra tra Ottocento e Novecento, 2025-09.
Viaggio al fronte: emancipazione femminile e racconto biografico delle prime infermiere di guerra tra Ottocento e Novecento
Alessia Francesca Casiraghi
2025-09-01
Abstract
Guerra di Crimea, 1854. Florence Nightingale, figlia dell’élite britannica, parte per Scutari, un sobborgo di Istanbul duramente colpito dal conflitto tra Russia e Impero Ottomano. Milano, 1912. Sita Camperio Meyer, ispirata dagli scatti del fratello ufficiale in Manciuria, si imbarca sulla nave-ospedale Menfi per prestare soccorso ai soldati feriti nella guerra italo-turca. Tra la fine dell’’800 e i primi decenni del ‘900 furono molte le donne – appartenenti all’alta borghesia e vincolate a destini domestici già scritti – che scelsero di partire per i fronti bellici come infermiere volontarie. I loro diari di viaggio costituiscono testimonianze preziose di come esperienze traumatiche e liminali, come la guerra e l’esilio dalla casa, divennero tappe formative e trasformative per l’emancipazione femminile, in un’epoca in cui la professione infermieristica era prerogativa maschile. Attraverso un percorso che intreccia biographical studies e gender studies, il saggio indaga la figura dell’infermiera di guerra come nuovo soggetto storico e simbolico. Mettendo a confronto biografie autorizzate e diari privati di due pioniere che trasformarono la cura in gesto politico e il corpo in luogo di resistenza, il contributo ricostruisce la genealogia di una viandanza femminile che attraversa la Storia e ne riscrive i confini. La seconda parte esplora l’adattamento audiovisivo di questo immaginario in The Crimson Field (BBC, 2014) e Tiempos de guerra (Antena 3, 2017), per indagare come la serialità contemporanea rielabori il racconto autobiografico in forme narrative complesse e in spazi di movimento e negoziazione tra categorie binarie – femminile e maschile, autorità e subordinazione, cura e conflitto.| File | Dimensione | Formato | |
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