La perdita del narrativo rispecchia, nel novecento, la progressiva scomparsa del senso, che sembra come ritirarsi, nascondersi in anfratti misteriosi e oscuri. Il mondo perde la sua dimensione metafisica e il 'mistero' si allontana fino quasi a scomparire, lasciando l'uomo in balia dell'assurdo, che prende le forme della banalità quotidiana, del balbettio ontologico, del linguaggio del vuoto che funziona meccanicamente, per slogans. In questo quadro desolante, i punti di vista si moltiplicano e si dissolvono in racconti ambigui, la scrittura si fa discontinua, esposta al baratro del silenzio. Il teatro dell'Assurdo dà testimonianza di tutto ciò. Per mostrarlo si è scelto di utilizzare La cantatrice calva di Ionesco, proprio per il suo carattere di anti-pièce.
Ionesco e la "tragedia del linguaggio". Verso una "drammaturgia del frammento", 2002.
Autori: | Boccali, Renato |
Data di pubblicazione: | 2002 |
Titolo: | Ionesco e la "tragedia del linguaggio". Verso una "drammaturgia del frammento" |
Luogo di pubblicazione: | Roma |
Nazione editore: | Italy |
Editore: | EDUP |
Titolo del libro: | La narrazione come traccia. Percorsi e forme del raccontare attraverso lo sguardo del novecen |
Tutti i curatori: | Andrea Fioravanti, Renato Boccali, Gaetano Saccoccio |
ISBN: | 88-8421-054-2 |
Pagina iniziale: | 207 |
Pagina finale: | 210 |
Numero di pagine: | 4 |
Rilevanza: | nazionale |
Lingua: | Italian |
Settore Scientifico Disciplinare: | Settore M-FIL/04 - Estetica Settore L-FIL-LET/14 - Critica Letteraria e Letterature Comparate |
Keywords: | Ionesco, teatro, frammento, assurdo |
Abstract: | La perdita del narrativo rispecchia, nel novecento, la progressiva scomparsa del senso, che sembra come ritirarsi, nascondersi in anfratti misteriosi e oscuri. Il mondo perde la sua dimensione metafisica e il 'mistero' si allontana fino quasi a scomparire, lasciando l'uomo in balia dell'assurdo, che prende le forme della banalità quotidiana, del balbettio ontologico, del linguaggio del vuoto che funziona meccanicamente, per slogans. In questo quadro desolante, i punti di vista si moltiplicano e si dissolvono in racconti ambigui, la scrittura si fa discontinua, esposta al baratro del silenzio. Il teatro dell'Assurdo dà testimonianza di tutto ciò. Per mostrarlo si è scelto di utilizzare La cantatrice calva di Ionesco, proprio per il suo carattere di anti-pièce. |
Numero degli autori: | 1 |
Supporto: | A stampa |
Appare nelle tipologie: | 2.01 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |