Sospesa tra realtà e idealità, l’opera d’arte è stata sempre pensata filosoficamente in termini di rappresentazione imitativa, slancio spirituale gravato di materia o, nel migliore dei casi, figurazione sensibile dell’Idea. Il migliore dei casi si rivelò tuttavia anche il peggiore: votandosi alla manifestazione dell’Assoluto, l’opera dovette morire in quanto opera d’arte. Interrogare “la stoffa dell’arte” equivale a cercare un altro rapporto tra il significato e la materialità, un’altra tessitura di senso: significa iniziare a pensare le opere a partire dalla loro interna trama logica e non più sulla base del “grande racconto” idealista del Senso. Questo progetto presuppone una critica delle comuni categorie estetiche, che partecipano a un universo logico del tutto estraneo alla fenomenicità delle opere; difatti, l’estetica filosofica e la storia idealista dell’arte hanno prodotto sempre uno strappo nel tessuto unitario dell’esperienza artistica. Il testo cerca di fornire un’analisi globale di tale esperienza. L’“elemento” che alla fine del percorso viene riportato alla luce si rivela più “arcaico” delle coppie materia/forma, disegno/colore, sensibile/intelligibile: risulterà pertanto imprescindibile un’analisi dell’effetto di macchia e della resistenza che
La stoffa dell'arte, 2005.
La stoffa dell'arte
Boccali, Renato
2005-01-01
Abstract
Sospesa tra realtà e idealità, l’opera d’arte è stata sempre pensata filosoficamente in termini di rappresentazione imitativa, slancio spirituale gravato di materia o, nel migliore dei casi, figurazione sensibile dell’Idea. Il migliore dei casi si rivelò tuttavia anche il peggiore: votandosi alla manifestazione dell’Assoluto, l’opera dovette morire in quanto opera d’arte. Interrogare “la stoffa dell’arte” equivale a cercare un altro rapporto tra il significato e la materialità, un’altra tessitura di senso: significa iniziare a pensare le opere a partire dalla loro interna trama logica e non più sulla base del “grande racconto” idealista del Senso. Questo progetto presuppone una critica delle comuni categorie estetiche, che partecipano a un universo logico del tutto estraneo alla fenomenicità delle opere; difatti, l’estetica filosofica e la storia idealista dell’arte hanno prodotto sempre uno strappo nel tessuto unitario dell’esperienza artistica. Il testo cerca di fornire un’analisi globale di tale esperienza. L’“elemento” che alla fine del percorso viene riportato alla luce si rivela più “arcaico” delle coppie materia/forma, disegno/colore, sensibile/intelligibile: risulterà pertanto imprescindibile un’analisi dell’effetto di macchia e della resistenza cheI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.