La critica degli artisti

non sono pochi gli artisti che hanno scelto di intrecciare dialoghi tra linguaggi distanti o di trasgredire al limite dei ruoli specifici. In particolare, in epoche differenti e nella totale varietà delle personali ricerche estetiche, sono stati tanti coloro che hanno ceduto alla tentazione della critica d’arte, addirittura riconoscendola quale modalità di intervento del tutto connaturata al fare arte. Autori come Giorgio de Chirico, Filippo de Pisis, Carlo Carrà o, in anni più recenti, gran parte dei protagonisti della stagione del Concettuale e della Postmodernità, si sono misurati con l’arte di leggere l’arte, alternando la voce offerta dalle parole al silenzio della critica interna: la critica che si esercita servendosi dello stesso sistema di segni dell’opera osservata, senza tradurre o riflettere sul suo testo per verba.