Il contributo indaga uno specifico aspetto dell'appropriazione del lascito weberiano, focalizzandosi sulla rivisitazione e attualizzazione operata da Pierre Bourdieu. In questo contesto, l’elemento di interlocuzione fondamentale tra il sociologo francese e il suo grande predecessore tedesco è Politik als Beruf, che riunifica in modo esemplare e a volte sviluppa molti capisaldi dell’apparato concettuale weberiano. In particolare, il contributo si concentra dapprima sulla visione della burocrazia, manifestazione impersonale della realtà statuale superiore ma anche attrice co-protagonista nel gioco e nel conflitto per la distribuzione del potere e per il bilanciamento dei poteri. Successivamente, viene analizzata l'estensione operata da Bourdieu della definizione dello Stato contenuta ancora in Politik als Beruf, evidenziando come la rilettura bourdieusiana illumini le dimensioni che spesso trasformano il potere - da comando o minaccia - a forza suadente incarnata nella «violenza simbolica». Le conclusioni rimarcano l'attualità delle considerazioni bourdieusiane sulla difficoltà di pensare lo Stato ipostatizzandolo nelle formulazioni rigorose di una scienza politica o nelle teoresi astratte di una filosofia politica.
Da Weber a Bourdieu: lo Stato, l'universale, il dominio simbolico, 2021.
Da Weber a Bourdieu: lo Stato, l'universale, il dominio simbolico
Emanuela Susca
2021-01-01
Abstract
Il contributo indaga uno specifico aspetto dell'appropriazione del lascito weberiano, focalizzandosi sulla rivisitazione e attualizzazione operata da Pierre Bourdieu. In questo contesto, l’elemento di interlocuzione fondamentale tra il sociologo francese e il suo grande predecessore tedesco è Politik als Beruf, che riunifica in modo esemplare e a volte sviluppa molti capisaldi dell’apparato concettuale weberiano. In particolare, il contributo si concentra dapprima sulla visione della burocrazia, manifestazione impersonale della realtà statuale superiore ma anche attrice co-protagonista nel gioco e nel conflitto per la distribuzione del potere e per il bilanciamento dei poteri. Successivamente, viene analizzata l'estensione operata da Bourdieu della definizione dello Stato contenuta ancora in Politik als Beruf, evidenziando come la rilettura bourdieusiana illumini le dimensioni che spesso trasformano il potere - da comando o minaccia - a forza suadente incarnata nella «violenza simbolica». Le conclusioni rimarcano l'attualità delle considerazioni bourdieusiane sulla difficoltà di pensare lo Stato ipostatizzandolo nelle formulazioni rigorose di una scienza politica o nelle teoresi astratte di una filosofia politica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Da Weber a Bourdieu_Susca.pdf
Open Access
Descrizione: Testo capitolo
Tipologia:
Documento in Post-print
Dimensione
4 MB
Formato
Adobe PDF
|
4 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.