Attraverso la figura del selvaggio tahitiano tradotto a Parigi, Aotourou, e a Londra, Omai, verso la fine del XVIII secolo viene indagata la rappresentazione dello spazio polinesiano nell'immaginario europeo. In particolare è la portata antropologica della scoperta di un ultimo lembo di terra incognita a scatenare riflessioni saggistiche e letterarie nel tentativo di attuare, illuministicamente, una valorizzazione della somiglianza in base all'idea di un'umanità universale disposta soltanto su scale evolutive differenti.
Il selvaggio in maschera: lo spazio polinesiano nel caleidoscopio d'Europa, 2011.
Il selvaggio in maschera: lo spazio polinesiano nel caleidoscopio d'Europa
Boccali, Renato
2011-01-01
Abstract
Attraverso la figura del selvaggio tahitiano tradotto a Parigi, Aotourou, e a Londra, Omai, verso la fine del XVIII secolo viene indagata la rappresentazione dello spazio polinesiano nell'immaginario europeo. In particolare è la portata antropologica della scoperta di un ultimo lembo di terra incognita a scatenare riflessioni saggistiche e letterarie nel tentativo di attuare, illuministicamente, una valorizzazione della somiglianza in base all'idea di un'umanità universale disposta soltanto su scale evolutive differenti.File in questo prodotto:
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