Intraprendere un percorso di analisi dei contenuti televisivi divulgativi in ambito umanistico è un’operazione non esente da difficoltà. Non è facile, infatti, capire cosa includere nell’analisi e cosa escludere. Tale difficoltà si percepisce con maggior evidenza studiando il primo ventennio televisivo, quello della cosiddetta paleotelevisione, dove la missione pedagogica della Rai risultava evidente anche in contenuti non strettamente didattici. La questione implica un ulteriore elemento di complessità: se, infatti, per quel che riguarda la divulgazione scientifica l’attenzione degli studiosi (insieme alla produzione di contenuti televisivi) sembra decisamente più robusta e il perimetro di pertinenza più chiaro, la divulgazione umanistica tocca ambiti assai diversi e non codificati – dovrebbero esservi inclusi, ad esempio, i reportage di viaggio? Tale strutturale ibridismo costituisce, forse, la forza stessa della divulgazione televisiva - popolare, accessibile e ad alto grado di intrattenimento - ma certamente ne rende più complesso lo studio. Davanti alla necessità di restringere il campo, ci limiteremo in queste pagine all’analisi della divulgazione della letteratura nella televisione generalista. La scelta è determinata da una considerazione: nell’ambito della divulgazione televisiva delle discipline umanistiche, la letteratura è presente insieme all’arte e alla musica, ma rimane l’ambito meno studiato. Tuttavia, abbiamo ritenuto utile impostare l’analisi mantenendo costante il confronto con la divulgazione artistica e musicale, così da assicurare una ricognizione più ampia delle peculiarità e della rilevanza del sapere letterario all’interno del più generale progetto della divulgazione umanistica. Dopo una ricostruzione sulla presenza della divulgazione letteraria in televisione e sulle tipologie di programmi con cui essa si è manifestata, proporremo l’analisi di due casi che riteniamo particolarmente significativi, sia per il successo e la popolarità che hanno ottenuto presso il pubblico, sia per il grado di innovazione stilistica e linguistica: si tratta di : Tutto Dante di Roberto Benigni (Rai 1, 2013) e Pickwick. Del leggere e dello scrivere di Alessandro Baricco (Rai 3, 1994).
Comunicare i saperi umanistici in televisione, 2024-09.
Comunicare i saperi umanistici in televisione
Cardini, Daniela
;Cenni, Diletta
2024-09-01
Abstract
Intraprendere un percorso di analisi dei contenuti televisivi divulgativi in ambito umanistico è un’operazione non esente da difficoltà. Non è facile, infatti, capire cosa includere nell’analisi e cosa escludere. Tale difficoltà si percepisce con maggior evidenza studiando il primo ventennio televisivo, quello della cosiddetta paleotelevisione, dove la missione pedagogica della Rai risultava evidente anche in contenuti non strettamente didattici. La questione implica un ulteriore elemento di complessità: se, infatti, per quel che riguarda la divulgazione scientifica l’attenzione degli studiosi (insieme alla produzione di contenuti televisivi) sembra decisamente più robusta e il perimetro di pertinenza più chiaro, la divulgazione umanistica tocca ambiti assai diversi e non codificati – dovrebbero esservi inclusi, ad esempio, i reportage di viaggio? Tale strutturale ibridismo costituisce, forse, la forza stessa della divulgazione televisiva - popolare, accessibile e ad alto grado di intrattenimento - ma certamente ne rende più complesso lo studio. Davanti alla necessità di restringere il campo, ci limiteremo in queste pagine all’analisi della divulgazione della letteratura nella televisione generalista. La scelta è determinata da una considerazione: nell’ambito della divulgazione televisiva delle discipline umanistiche, la letteratura è presente insieme all’arte e alla musica, ma rimane l’ambito meno studiato. Tuttavia, abbiamo ritenuto utile impostare l’analisi mantenendo costante il confronto con la divulgazione artistica e musicale, così da assicurare una ricognizione più ampia delle peculiarità e della rilevanza del sapere letterario all’interno del più generale progetto della divulgazione umanistica. Dopo una ricostruzione sulla presenza della divulgazione letteraria in televisione e sulle tipologie di programmi con cui essa si è manifestata, proporremo l’analisi di due casi che riteniamo particolarmente significativi, sia per il successo e la popolarità che hanno ottenuto presso il pubblico, sia per il grado di innovazione stilistica e linguistica: si tratta di : Tutto Dante di Roberto Benigni (Rai 1, 2013) e Pickwick. Del leggere e dello scrivere di Alessandro Baricco (Rai 3, 1994).File | Dimensione | Formato | |
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