Il contributo analizza il lavoro di tre artisti comntemporanei mid-career che in modo diverso hanno sperimentato il tema del paesaggio attraverso l'analisi del rapporto analogico/digitale. Esso nasce come intervento nell'ambito del convegno Generazione Critica organizzato dalla galleria Metronom di Modena con il supporto del Comune di Modena. La Sesta edizione di Generazione Critica si è svolta a Modena il 30 novembre 2018, presso il Laboratorio Aperto – ex Centrale AEM Modena. Il tema suggerito per questa edizione, prendendo a riferimento un celebre saggio di Peter Sloterdijk, è ‘Sfere’. Come scrive l’autore: “se la vita ha come effetto quello di costruire spazi infinitamente diversi, ciò non è dovuto soltanto al fatto che esso è connesso con altre vite ed è composto di innumerevoli unità. La vita si esprime su palcoscenici simultanei e posti l’uno dentro l’altro; si produce e si consuma all’interno di una rete di atelier. Ma la cosa più importante per noi è che produce di volta in volta lo spazio in cui si trova e che si ritrova in essa.” Lo spazio dell’arte si costruisce e si genera con modalità analoghe a quelle che Sloterdijk riferisce per lo spazio della ‘vita’, e l’uomo, parafrasando Flusser, è un artista che progetta mondi alternativi. Realtà aumentata, realtà virtuale, grafica 3D, stampa 3D, post-internet art… ampliano in modo veloce e ramificato la definizione di nuove tecnologie, sfruttando sistemi d’interazione digitale e generando tecniche espressive specifiche dei nuovi media. L’edizione 2018 di Generazione Critica andrà alla ricerca di questi palcoscenici e questi mondi, cercando di orientarsi tra produzione e fruizione, in un contesto di ricerca artistica nel presente che, talmente articolato, quasi sfugge ogni tentativo di ricognizione. Sono intervenuti: Bruno Barsanti (curatore indipendente, coordinatore The Others, Torino), Cesare Biasini Selvaggi (direttore editoriale Exibart), Gemma Fantacci (contributor ATPdiary), Kamilia Kard (artista e docente), Gli Impresari (collettivo artistico), Elisabetta Modena(curatrice indipendente) e Santa Nastro (caporedattore Artibune). Al termine della giornata, una tavola rotonda conclusiva moderata da Vittorio Iervese (docente Università di Modena e Reggio Emilia), è stata un’occasione per un momento di confronto e di dibattito aperto al pubblico.
Paesaggi altri : David Casini, Elisa Strinna, Marko Tadić, 2020.
Paesaggi altri : David Casini, Elisa Strinna, Marko Tadić
Elisabetta Modena
2020-01-01
Abstract
Il contributo analizza il lavoro di tre artisti comntemporanei mid-career che in modo diverso hanno sperimentato il tema del paesaggio attraverso l'analisi del rapporto analogico/digitale. Esso nasce come intervento nell'ambito del convegno Generazione Critica organizzato dalla galleria Metronom di Modena con il supporto del Comune di Modena. La Sesta edizione di Generazione Critica si è svolta a Modena il 30 novembre 2018, presso il Laboratorio Aperto – ex Centrale AEM Modena. Il tema suggerito per questa edizione, prendendo a riferimento un celebre saggio di Peter Sloterdijk, è ‘Sfere’. Come scrive l’autore: “se la vita ha come effetto quello di costruire spazi infinitamente diversi, ciò non è dovuto soltanto al fatto che esso è connesso con altre vite ed è composto di innumerevoli unità. La vita si esprime su palcoscenici simultanei e posti l’uno dentro l’altro; si produce e si consuma all’interno di una rete di atelier. Ma la cosa più importante per noi è che produce di volta in volta lo spazio in cui si trova e che si ritrova in essa.” Lo spazio dell’arte si costruisce e si genera con modalità analoghe a quelle che Sloterdijk riferisce per lo spazio della ‘vita’, e l’uomo, parafrasando Flusser, è un artista che progetta mondi alternativi. Realtà aumentata, realtà virtuale, grafica 3D, stampa 3D, post-internet art… ampliano in modo veloce e ramificato la definizione di nuove tecnologie, sfruttando sistemi d’interazione digitale e generando tecniche espressive specifiche dei nuovi media. L’edizione 2018 di Generazione Critica andrà alla ricerca di questi palcoscenici e questi mondi, cercando di orientarsi tra produzione e fruizione, in un contesto di ricerca artistica nel presente che, talmente articolato, quasi sfugge ogni tentativo di ricognizione. Sono intervenuti: Bruno Barsanti (curatore indipendente, coordinatore The Others, Torino), Cesare Biasini Selvaggi (direttore editoriale Exibart), Gemma Fantacci (contributor ATPdiary), Kamilia Kard (artista e docente), Gli Impresari (collettivo artistico), Elisabetta Modena(curatrice indipendente) e Santa Nastro (caporedattore Artibune). Al termine della giornata, una tavola rotonda conclusiva moderata da Vittorio Iervese (docente Università di Modena e Reggio Emilia), è stata un’occasione per un momento di confronto e di dibattito aperto al pubblico.File | Dimensione | Formato | |
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