Da tempo gli studi linguistici hanno evidenziato la creatività linguistica del fumetto italiano, fondata in particolare sulla commistione di registri e varietà, sia negli autori che hanno pubblicato negli anni Settanta su riviste seminali come “Cannibale”, “AlterAlter” e “Frigidaire”, sia in autori successivi. L’intervento ricostruisce una linea di sperimentazione linguistica all’interno del fumetto italiano che, dall’esperienza di quegli anni, giunge ai nostri giorni in nomi come, ad esempio, Igort, Giuseppe Palumbo, Gipi, Vanna Vinci, Leo Ortolani, Manuele Fior, Turconi e Radice, Tuono Pettinato, Zerocalcare. Dai sondaggi pubblicati nel corso del 2021 negli articoli su “Lingua italiana – Treccani.it” del percorso “Derive e frontiere. Scorribande nella lingua e nei linguaggi di fumetto e fantascienza”, emerge infatti con chiarezza l’attenzione di questi autori alla lingua dei loro testi, che ha la precisa funzione stilistica di caratterizzare con e al pari delle scelte grafiche la narrazione, la sua voce e il suo ritmo. Consapevoli scelte lessicali, (morfo)sintattiche e retoriche, un continuo movimento tra registri e varietà, in una fitta rete di relazioni intertestuali con letteratura, cinema e televisione, caratterizzano questi testi e permettono di ragionare in termini di lingua d’autore anche per il fumetto italiano contemporaneo.
Varietà linguistiche e lingua d'autore nel fumetto italiano contemporaneo, 2024.
Varietà linguistiche e lingua d'autore nel fumetto italiano contemporaneo
Sebastiani, Alberto
2024-01-01
Abstract
Da tempo gli studi linguistici hanno evidenziato la creatività linguistica del fumetto italiano, fondata in particolare sulla commistione di registri e varietà, sia negli autori che hanno pubblicato negli anni Settanta su riviste seminali come “Cannibale”, “AlterAlter” e “Frigidaire”, sia in autori successivi. L’intervento ricostruisce una linea di sperimentazione linguistica all’interno del fumetto italiano che, dall’esperienza di quegli anni, giunge ai nostri giorni in nomi come, ad esempio, Igort, Giuseppe Palumbo, Gipi, Vanna Vinci, Leo Ortolani, Manuele Fior, Turconi e Radice, Tuono Pettinato, Zerocalcare. Dai sondaggi pubblicati nel corso del 2021 negli articoli su “Lingua italiana – Treccani.it” del percorso “Derive e frontiere. Scorribande nella lingua e nei linguaggi di fumetto e fantascienza”, emerge infatti con chiarezza l’attenzione di questi autori alla lingua dei loro testi, che ha la precisa funzione stilistica di caratterizzare con e al pari delle scelte grafiche la narrazione, la sua voce e il suo ritmo. Consapevoli scelte lessicali, (morfo)sintattiche e retoriche, un continuo movimento tra registri e varietà, in una fitta rete di relazioni intertestuali con letteratura, cinema e televisione, caratterizzano questi testi e permettono di ragionare in termini di lingua d’autore anche per il fumetto italiano contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
SebastianiASLIfumetto.pdf
Non accessibile
Tipologia:
Documento in Post-print
Dimensione
524.37 kB
Formato
Adobe PDF
|
524.37 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.