Questa pubblicazione, ha come obiettivo quello di analizzare le relazioni esistenti fra gli elementi sociopolitici di una cultura e il suo modo di pianificare il territorio, di attribuire un significato particolare ai luoghi, di costruire monumenti. L’intento è quello di fornire una chiave interpretativa di alcune realtà che spesso si conoscono molto bene dal punto di vista artistico, storico o strutturale ma di cui spesso si ignora il significato simbolico più profondo, spesso mutato o sbiadito nel tempo, così come si ignorano le forze, i valori, le idee, le fedi che hanno contribuito alla realizzazione e all’evoluzione di prodotti dell’uomo quali le città, i santuari religiosi o quelli politici, le opere d’arte sacra o i monumenti civili. La prima parte del lavoro, di R. Scramaglia, contiene un’analisi di carattere generale sul significato di simbolo; sul valore simbolico di alcuni luoghi, forme e colori; sull’uso dei simboli da parte del potere; sulle immagini contraddittorie della città, sugli elementi che la compongono e sulle sue funzioni; sulle memorie storiche, come i monumenti, e sul valore del passato; sui caratteri dell’urbanistica. Per applicare a casi concreti le teorie esposte nella prima parte, sono stati scelti due casi esemplari che costituiscono la seconda e la terza parte del lavoro. Nella seconda parte, Roberto Lavarini si occupa di un tipo particolare di spazio, lo spazio sacro, e tratta dello sviluppo dei pellegrinaggi verso due tipologie di santuari cristiani: quelli che custodiscono le reliquie e quelli dedicati alla Madonna. Nella terza parte, Rosantonietta Scramaglia tratta delle vicende di una grande capitale europea, Parigi, sede per secoli di un potere monarchico centralizzatore e, anche dopo la caduta della monarchia, simbolo dell’immagine che i Presidenti vogliono dare alla Francia. In particolare, vengono analizzati: Un movimento di pensiero, noto come Banlieues ’89, nato negli anni ‘80 con lo scopo di ribaltare l’immagine delle periferie; i grandi lavori di François Mitterrand, il presidente socialista che più di ogni altro ha voluto lasciare la sua orma sulla città; la storia dell’Asse viario che va dal Louvre alla Défense e il suo valore simbolico tanto forte nel tempo da segnare la storia della città fino a oggi; e, infine, un monumento, la Grande Arche, sorto alla testa dell’asse della Défense, che ripropone la simbologia dell’arco di trionfo.

Santuari e capitali: orme e percorsi di movimenti e istituzioni, 2000.

Santuari e capitali: orme e percorsi di movimenti e istituzioni

Lavarini, Roberto;Scramaglia, Rosantonietta
2000-01-01

Abstract

Questa pubblicazione, ha come obiettivo quello di analizzare le relazioni esistenti fra gli elementi sociopolitici di una cultura e il suo modo di pianificare il territorio, di attribuire un significato particolare ai luoghi, di costruire monumenti. L’intento è quello di fornire una chiave interpretativa di alcune realtà che spesso si conoscono molto bene dal punto di vista artistico, storico o strutturale ma di cui spesso si ignora il significato simbolico più profondo, spesso mutato o sbiadito nel tempo, così come si ignorano le forze, i valori, le idee, le fedi che hanno contribuito alla realizzazione e all’evoluzione di prodotti dell’uomo quali le città, i santuari religiosi o quelli politici, le opere d’arte sacra o i monumenti civili. La prima parte del lavoro, di R. Scramaglia, contiene un’analisi di carattere generale sul significato di simbolo; sul valore simbolico di alcuni luoghi, forme e colori; sull’uso dei simboli da parte del potere; sulle immagini contraddittorie della città, sugli elementi che la compongono e sulle sue funzioni; sulle memorie storiche, come i monumenti, e sul valore del passato; sui caratteri dell’urbanistica. Per applicare a casi concreti le teorie esposte nella prima parte, sono stati scelti due casi esemplari che costituiscono la seconda e la terza parte del lavoro. Nella seconda parte, Roberto Lavarini si occupa di un tipo particolare di spazio, lo spazio sacro, e tratta dello sviluppo dei pellegrinaggi verso due tipologie di santuari cristiani: quelli che custodiscono le reliquie e quelli dedicati alla Madonna. Nella terza parte, Rosantonietta Scramaglia tratta delle vicende di una grande capitale europea, Parigi, sede per secoli di un potere monarchico centralizzatore e, anche dopo la caduta della monarchia, simbolo dell’immagine che i Presidenti vogliono dare alla Francia. In particolare, vengono analizzati: Un movimento di pensiero, noto come Banlieues ’89, nato negli anni ‘80 con lo scopo di ribaltare l’immagine delle periferie; i grandi lavori di François Mitterrand, il presidente socialista che più di ogni altro ha voluto lasciare la sua orma sulla città; la storia dell’Asse viario che va dal Louvre alla Défense e il suo valore simbolico tanto forte nel tempo da segnare la storia della città fino a oggi; e, infine, un monumento, la Grande Arche, sorto alla testa dell’asse della Défense, che ripropone la simbologia dell’arco di trionfo.
Italiano
2000
88-7695-195-4
366
8
Italy
Milano
Arcipelago
A stampa
nazionale
comitato scientifico
Settore SPS/10 - Sociologia Dell'Ambiente E Del Territorio
Settore SPS/07 - Sociologia Generale
2
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