Studiare il comportamento turistico degli anziani significa analizzare chi sono e cosa si intende per vecchiaia. Significa anche definire i significati legati ai consumi in generale e ai viaggi in particolare, e individuarne le motivazioni non solo per le scelte razionali ma anche per quelle che si riferiscono alla sfera affettiva ed emotiva. Già nella definizione di condizione anziana, oltre ai fattori oggettivi che intervengono nel determinare un’età, vi sono anche le rappresentazioni culturali e psicologiche prodotte dallo stesso individuo anziano. Di conseguenza, oltre all’età anagrafica,, vi sono anche un’età percepita – che è quella che il soggetto sente di avere – e un’età apparente attribuitagli dagli altri. Per queste ultime svolge un ruolo decisivo l’aspetto esteriore. Poiché il concetto di “anzianità” non è universale ma varia nelle diverse società, non si potrà arrivare ad affermazioni generali, universali, valide per ogni tempo e luogo, ma occorrerà limitarsi alle peculiarità degli anziani del mondo occidentale di oggi. La validità delle osservazioni e degli studi sugli anziani è limitata agli appartenenti alla generazione attuale perché ogni generazione ha i propri calori e i propri stili di vita. Così, se gli anziani di oggi non sono più qelli di ieri, quelli di domani non saranno come quelli di oggi e gli studi su di essi potranno al massimo individuare delle tendenze ma non delle certezze. Perciò, se cambia l’anziano, cambia anche l’immagine e la considerazione sociale della vecchiaia. Con la devalorizzazione dell’attività lavorativa e dell’homo faber, il pensionamento non è più vissuto come la fine della possibilità di realizzarsi, ma al contrario, l’inizio di una nuova vita in cui dovere il tempo e il denaro. E’ il tempo della “ricostruzione sociale”. Se le condizioni economiche e la salute lo permettono, è l’età in cui si può viaggiare e andare in vacanza. Cosa che fanno sempre più numerosi. Se, fino a poco tempo fa queste attività sembravano superflue e creavano un certo senso di colpa a chi le svolgeva, ora il concetto di bisogno è cambiato e viaggiare è vissuto come una necessità primaria per gratificare il corpo, la mente e lo spirito.

Introduzione alla parte sociologica, 2002.

Introduzione alla parte sociologica

Scramaglia, Rosantonietta
2002-01-01

Abstract

Studiare il comportamento turistico degli anziani significa analizzare chi sono e cosa si intende per vecchiaia. Significa anche definire i significati legati ai consumi in generale e ai viaggi in particolare, e individuarne le motivazioni non solo per le scelte razionali ma anche per quelle che si riferiscono alla sfera affettiva ed emotiva. Già nella definizione di condizione anziana, oltre ai fattori oggettivi che intervengono nel determinare un’età, vi sono anche le rappresentazioni culturali e psicologiche prodotte dallo stesso individuo anziano. Di conseguenza, oltre all’età anagrafica,, vi sono anche un’età percepita – che è quella che il soggetto sente di avere – e un’età apparente attribuitagli dagli altri. Per queste ultime svolge un ruolo decisivo l’aspetto esteriore. Poiché il concetto di “anzianità” non è universale ma varia nelle diverse società, non si potrà arrivare ad affermazioni generali, universali, valide per ogni tempo e luogo, ma occorrerà limitarsi alle peculiarità degli anziani del mondo occidentale di oggi. La validità delle osservazioni e degli studi sugli anziani è limitata agli appartenenti alla generazione attuale perché ogni generazione ha i propri calori e i propri stili di vita. Così, se gli anziani di oggi non sono più qelli di ieri, quelli di domani non saranno come quelli di oggi e gli studi su di essi potranno al massimo individuare delle tendenze ma non delle certezze. Perciò, se cambia l’anziano, cambia anche l’immagine e la considerazione sociale della vecchiaia. Con la devalorizzazione dell’attività lavorativa e dell’homo faber, il pensionamento non è più vissuto come la fine della possibilità di realizzarsi, ma al contrario, l’inizio di una nuova vita in cui dovere il tempo e il denaro. E’ il tempo della “ricostruzione sociale”. Se le condizioni economiche e la salute lo permettono, è l’età in cui si può viaggiare e andare in vacanza. Cosa che fanno sempre più numerosi. Se, fino a poco tempo fa queste attività sembravano superflue e creavano un certo senso di colpa a chi le svolgeva, ora il concetto di bisogno è cambiato e viaggiare è vissuto come una necessità primaria per gratificare il corpo, la mente e lo spirito.
Italiano
2002
Lavarini, Roberto
Il turista anziano: emozioni e consumi: premessa critica a una ricerca empirica
12
63
111
49
88-7695-233-0
Italy
Milano
comitato scientifico
nazionale
A stampa
Settore SPS/07 - Sociologia Generale
1
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