Tra le molteplici “forze” che modellano gli spazi fisici e simbolici della città contemporanea e che imprimono dinamismo alle funzioni urbane, va oggi assegnato un posto di primo piano anche alla cultura. Essa si inscrive nella città con edifici stabili (università, centri di ricerca, musei, teatri) o in modo temporaneo attraverso eventi culturali (festival, manifestazioni fieristiche, sfilate di moda, mostre, spettacoli teatrali, concerti). La cultura crea poli di attrazione, ovvero luoghi che “coagulano le funzioni ed i flussi indotti dagli eventi culturali” (Zerbi et all., 2001, p.20). La cultura che ridisegna gli spazi concreti del contesto urbano milanese è l’oggetto di indagine di questo contributo, all’interno del quale si fa riferimento alle trasformazioni che hanno investito (e investono tuttora) il “microdistretto” di Via Savona, Via Tortona e dintorni e l’area di Romolo, oggi sede dell’Università IULM. Si tratta in entrambi i casi di vistose trasformazioni d’uso di alcune aree dismesse, all’interno delle quali nuovi usi culturali si sono diffusi in edifici abbandonati da precedenti attività.
Paesaggi urbani in trasformazione: cultura e riterritorializzazione a Milano, 2010.
Paesaggi urbani in trasformazione: cultura e riterritorializzazione a Milano
Morazzoni, Monica
2010-01-01
Abstract
Tra le molteplici “forze” che modellano gli spazi fisici e simbolici della città contemporanea e che imprimono dinamismo alle funzioni urbane, va oggi assegnato un posto di primo piano anche alla cultura. Essa si inscrive nella città con edifici stabili (università, centri di ricerca, musei, teatri) o in modo temporaneo attraverso eventi culturali (festival, manifestazioni fieristiche, sfilate di moda, mostre, spettacoli teatrali, concerti). La cultura crea poli di attrazione, ovvero luoghi che “coagulano le funzioni ed i flussi indotti dagli eventi culturali” (Zerbi et all., 2001, p.20). La cultura che ridisegna gli spazi concreti del contesto urbano milanese è l’oggetto di indagine di questo contributo, all’interno del quale si fa riferimento alle trasformazioni che hanno investito (e investono tuttora) il “microdistretto” di Via Savona, Via Tortona e dintorni e l’area di Romolo, oggi sede dell’Università IULM. Si tratta in entrambi i casi di vistose trasformazioni d’uso di alcune aree dismesse, all’interno delle quali nuovi usi culturali si sono diffusi in edifici abbandonati da precedenti attività.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.