Alcuni autori italiani del secondo Novecento, cimentatisi nel genere fantastico, si interrogano sulle sperimentazioni in campo scientifico e sui pericolosi sconfinamenti dell’azione umana: gli sviluppi tecnologici e la creazione di congegni strabilianti ma pressoché inutili, ovvero le machines célibataires, sono al centro di questo studio. Da Primo Levi a Buzzati, a Moravia, a Bioy Casares, a Wells, le anomalie di complessi macchinari scaturiti dalla sfrenata inventiva dell’uomo chiedono una nuova riflessione attorno al concetto di limite e alla necessità di riconsiderare il rapporto fra i diritti della scienza e del sapere e quelli della morale.
Eva senza Adamo. Scienziati pazzi, macchine celibi e il concetto di limite, 2022.
Eva senza Adamo. Scienziati pazzi, macchine celibi e il concetto di limite
zangrandi
2022-01-01
Abstract
Alcuni autori italiani del secondo Novecento, cimentatisi nel genere fantastico, si interrogano sulle sperimentazioni in campo scientifico e sui pericolosi sconfinamenti dell’azione umana: gli sviluppi tecnologici e la creazione di congegni strabilianti ma pressoché inutili, ovvero le machines célibataires, sono al centro di questo studio. Da Primo Levi a Buzzati, a Moravia, a Bioy Casares, a Wells, le anomalie di complessi macchinari scaturiti dalla sfrenata inventiva dell’uomo chiedono una nuova riflessione attorno al concetto di limite e alla necessità di riconsiderare il rapporto fra i diritti della scienza e del sapere e quelli della morale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Zangrandi_Scienza e follia.pdf
Non accessibile
Descrizione: Contributo in volume
Dimensione
540.17 kB
Formato
Adobe PDF
|
540.17 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.