Che cos’è, oggi, un classico? Quali opere vengono definite tali nel Nuovo Millennio, e perché, da chi e per chi, ossia per quale pubblico o destinatario? Come mai il termine è tanto diffuso ai nostri giorni, in ambiti diversi? E perché è spesso accoppiato a “contemporaneo”? Ben prima che entrasse in uso il temine “classico” si formulavano gerarchie estetiche e di gusti, scale di valori, giudizi qualitativi. E si eleggevano opere al rango di archetipi, per “autorità” o eccellenza, modelli di riferimento per gli uomini di cultura, per gli autori che aspiravano, allora come oggi, a essere riconosciuti tali. E l’Atene di V secolo – “classica” per antonomasia – ispira artisti e drammaturghi successivi, in un fertile e dinamico dialogo che si estende via via a Roma e all’Impero e a Bisanzio, fino ai giorni nostri. Il volume si concentra sull’eredità del mondo antico nel Ventunesimo secolo, ed è frutto di una riflessione avviata da oltre vent’anni sulle possibili accezioni e metamorfosi del “classico” non solo in relazione a “moderno” e “contemporaneo”, ma anche alla nozione meno usuale di “Anticlassico”.
Contemporaneo Classico: dialoghi tra antico e moderno nel nuovo Millennio, 2022.
Contemporaneo Classico: dialoghi tra antico e moderno nel nuovo Millennio
Treu, Martina
2022-01-01
Abstract
Che cos’è, oggi, un classico? Quali opere vengono definite tali nel Nuovo Millennio, e perché, da chi e per chi, ossia per quale pubblico o destinatario? Come mai il termine è tanto diffuso ai nostri giorni, in ambiti diversi? E perché è spesso accoppiato a “contemporaneo”? Ben prima che entrasse in uso il temine “classico” si formulavano gerarchie estetiche e di gusti, scale di valori, giudizi qualitativi. E si eleggevano opere al rango di archetipi, per “autorità” o eccellenza, modelli di riferimento per gli uomini di cultura, per gli autori che aspiravano, allora come oggi, a essere riconosciuti tali. E l’Atene di V secolo – “classica” per antonomasia – ispira artisti e drammaturghi successivi, in un fertile e dinamico dialogo che si estende via via a Roma e all’Impero e a Bisanzio, fino ai giorni nostri. Il volume si concentra sull’eredità del mondo antico nel Ventunesimo secolo, ed è frutto di una riflessione avviata da oltre vent’anni sulle possibili accezioni e metamorfosi del “classico” non solo in relazione a “moderno” e “contemporaneo”, ma anche alla nozione meno usuale di “Anticlassico”.File | Dimensione | Formato | |
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