Il dramma satiresco attico è notoriamente caratterizzato da un coro di satiri (creature ibride per eccellenza) e rispetto ai generi ‘maggiori’, tragico e comico gode di breve ed effimera fortuna (cfr. G. W. M. HARRISON, ed., Satyr Drama: Tragedy at Play. Swansea, The Classical Press of Wales, 2005). In termini di reception, oggetto del presente contributo, spiccano i drammi satireschi adattati e scritti da Ettore Romagnoli e i rispettivi allestimenti al teatro greco di Siracusa (1927), nonché la versione pirandelliana del 1919 del Ciclope euripideo (cfr. ‘U Ciclopu, dramma satiresco di EURIPIDE ridotto in siciliano da L. PIRANDELLO, a cura di A. PAGLIARO, Firenze, 1967) riproposta nel 2005 da Vincenzo Pirrotta al teatro greco di Palazzolo Acreide (Akrai). Lo spettacolo è oggetto di approfondita analisi come caso esemplare. Altrettanto interessante è il dramma satiresco frammentario I Segugi (I cercatori di tracce) di Sofocle (cfr. B. SEIDENSTICKER, The Satyr Plays of Sophocles, in Brill’s Companion to Sophocles, ed by A. Markantonatos, Leiden, Brill, 2015, pp. 211-241). La riscrittura più nota, The trackers of Oxyrynchus di Tony Harrison, fu rappresentata per la prima volta a Delfi nel 1988 (cfr. H. R. MARSHALL, “Tony Harrison’s The Trackers of Oxyrhynchus,” in Ormand, K., ed., A Companion to Sophocles, London, 2012, pp. 557–71) Il presente contributo esamina una riscrittura italiana recente, arricchita di numerose aggiunte e un finale potente: I Cercatori di tracce, di Marco Martinelli (cfr. M. MARTINELLI, Sofocle all’istituto tecnico, in Aristofane a Scampia, Milano, 2016, pp.34-46, e sito teatrodellealbe.com), tuttora in repertorio dagli anni Novanta (ultima ripresa nel luglio 2017 a Milano), e in particolare sul suo allestimento del 2010 a Mazara del Vallo, ispirato dalla statua antica riemersa dal mare e custodita nel museo locale: il cosiddetto “satiro danzante”.
Tras las huellas de los sátiros: híbridos en la escena, 2022-04-04.
Tras las huellas de los sátiros: híbridos en la escena
Treu
2022-04-04
Abstract
Il dramma satiresco attico è notoriamente caratterizzato da un coro di satiri (creature ibride per eccellenza) e rispetto ai generi ‘maggiori’, tragico e comico gode di breve ed effimera fortuna (cfr. G. W. M. HARRISON, ed., Satyr Drama: Tragedy at Play. Swansea, The Classical Press of Wales, 2005). In termini di reception, oggetto del presente contributo, spiccano i drammi satireschi adattati e scritti da Ettore Romagnoli e i rispettivi allestimenti al teatro greco di Siracusa (1927), nonché la versione pirandelliana del 1919 del Ciclope euripideo (cfr. ‘U Ciclopu, dramma satiresco di EURIPIDE ridotto in siciliano da L. PIRANDELLO, a cura di A. PAGLIARO, Firenze, 1967) riproposta nel 2005 da Vincenzo Pirrotta al teatro greco di Palazzolo Acreide (Akrai). Lo spettacolo è oggetto di approfondita analisi come caso esemplare. Altrettanto interessante è il dramma satiresco frammentario I Segugi (I cercatori di tracce) di Sofocle (cfr. B. SEIDENSTICKER, The Satyr Plays of Sophocles, in Brill’s Companion to Sophocles, ed by A. Markantonatos, Leiden, Brill, 2015, pp. 211-241). La riscrittura più nota, The trackers of Oxyrynchus di Tony Harrison, fu rappresentata per la prima volta a Delfi nel 1988 (cfr. H. R. MARSHALL, “Tony Harrison’s The Trackers of Oxyrhynchus,” in Ormand, K., ed., A Companion to Sophocles, London, 2012, pp. 557–71) Il presente contributo esamina una riscrittura italiana recente, arricchita di numerose aggiunte e un finale potente: I Cercatori di tracce, di Marco Martinelli (cfr. M. MARTINELLI, Sofocle all’istituto tecnico, in Aristofane a Scampia, Milano, 2016, pp.34-46, e sito teatrodellealbe.com), tuttora in repertorio dagli anni Novanta (ultima ripresa nel luglio 2017 a Milano), e in particolare sul suo allestimento del 2010 a Mazara del Vallo, ispirato dalla statua antica riemersa dal mare e custodita nel museo locale: il cosiddetto “satiro danzante”.File | Dimensione | Formato | |
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