Una serie di fattori, complice la pandemia Covid-19, sta mutando il sistema globale: fattori politici, che potrebbero ristabilire l’ordine westfaliano del cuius regio eius religio, ma anche tecnologici e sociali che spingono a chiedersi a chi è più vantaggioso produrre, organizzare e decidere le sorti di economia, ambiente, sanità… Nuovi processi di governance globale - inversi rispetto a quelli degli anni Novanta – stanno delineando flussi di investimenti che ritornano verso i paesi sviluppati o quanto meno verso subregioni geografiche che rispondono alla globalizzazione della domanda e avviano la costruzione di un welfare state regionale per sostenere la domanda interna e affrontare gli annosi temi sociali e ambientali locali. Si può forse pensare alla profilazione di un nuovo Keynes-Beveridge consensus, ma a un livello geografico e concettuale diverso: dalla società fordista alla società digitale nella quale, auspicabilmente, la smartness digitale dovrebbe essere utilizzata per avviare azioni di sostenibilità economica, sociale, culturale ed ambientale attraverso pratiche di partecipazione della comunità locale. In questo scenario, anche il Brasile si trova ad affrontare i contingenti problemi (aprile 2021) di ordine sanitario, sociale e politico per la diffusione del Covid-19 che si stratificano alle già annose questioni di tutela e fruizione del patrimonio naturale e culturale, nonché dei diritti della comunità indigena, la cui conservazione in apposite riserve ha funzionato (in parte) da limite per il disboscamento di grandi aree della foresta Amazzonica.
Participatory perspectives on environmental protection and cultural heritage in Brazil, 2021.
Participatory perspectives on environmental protection and cultural heritage in Brazil
Morazzoni, Monica
2021-01-01
Abstract
Una serie di fattori, complice la pandemia Covid-19, sta mutando il sistema globale: fattori politici, che potrebbero ristabilire l’ordine westfaliano del cuius regio eius religio, ma anche tecnologici e sociali che spingono a chiedersi a chi è più vantaggioso produrre, organizzare e decidere le sorti di economia, ambiente, sanità… Nuovi processi di governance globale - inversi rispetto a quelli degli anni Novanta – stanno delineando flussi di investimenti che ritornano verso i paesi sviluppati o quanto meno verso subregioni geografiche che rispondono alla globalizzazione della domanda e avviano la costruzione di un welfare state regionale per sostenere la domanda interna e affrontare gli annosi temi sociali e ambientali locali. Si può forse pensare alla profilazione di un nuovo Keynes-Beveridge consensus, ma a un livello geografico e concettuale diverso: dalla società fordista alla società digitale nella quale, auspicabilmente, la smartness digitale dovrebbe essere utilizzata per avviare azioni di sostenibilità economica, sociale, culturale ed ambientale attraverso pratiche di partecipazione della comunità locale. In questo scenario, anche il Brasile si trova ad affrontare i contingenti problemi (aprile 2021) di ordine sanitario, sociale e politico per la diffusione del Covid-19 che si stratificano alle già annose questioni di tutela e fruizione del patrimonio naturale e culturale, nonché dei diritti della comunità indigena, la cui conservazione in apposite riserve ha funzionato (in parte) da limite per il disboscamento di grandi aree della foresta Amazzonica.File | Dimensione | Formato | |
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