Il cuore di questo saggioi colloca dunque nella stagione di graduale scoperta (o ri-scoperta dopo gli eventi più o meno traumatici delle nuove decolonizzazioni) del cosiddetto «terzo mondo» e del suo impatto sulla cultura e sulle espressioni associative della società italiana, come prodotto di sedimentazioni diverse, che da un lato contribuivano a spezzare la rigida pervasività delle logiche imposte dalla «guerra fredda», spostando l’attenzione del pacifismo dal tema centrale del disarmo atomico per collocarlo, nella stagione della proliferazione, nel più ampio segmento dell’azione per la giustizia sociale e la pace e nella costruzione di reali forme di cooperazione internazionale. Questo processo in Italia assunse un ulteriore valenza nazionale associandosi al difficile percorso intrapreso dal Centro-sinistra, dalla rottura del centrismo degasperiano agli anni del «compromesso storico»8. In quella fase la politica italiana prestava particolare attenzione alla ricaduta interna degli eventi internazionali (dalla lezione di Bandung in poi), cercando di sfruttare al meglio i segnali intermittenti nel dialogo tra Dc e Psi.
Tra mobilitazione e cooperazione. Percorsi latinoamericani e terzomondisti dell’associazionismo italiano (1955-1980), 2016.
Tra mobilitazione e cooperazione. Percorsi latinoamericani e terzomondisti dell’associazionismo italiano (1955-1980)
De Giuseppe, Massimo
2016-01-01
Abstract
Il cuore di questo saggioi colloca dunque nella stagione di graduale scoperta (o ri-scoperta dopo gli eventi più o meno traumatici delle nuove decolonizzazioni) del cosiddetto «terzo mondo» e del suo impatto sulla cultura e sulle espressioni associative della società italiana, come prodotto di sedimentazioni diverse, che da un lato contribuivano a spezzare la rigida pervasività delle logiche imposte dalla «guerra fredda», spostando l’attenzione del pacifismo dal tema centrale del disarmo atomico per collocarlo, nella stagione della proliferazione, nel più ampio segmento dell’azione per la giustizia sociale e la pace e nella costruzione di reali forme di cooperazione internazionale. Questo processo in Italia assunse un ulteriore valenza nazionale associandosi al difficile percorso intrapreso dal Centro-sinistra, dalla rottura del centrismo degasperiano agli anni del «compromesso storico»8. In quella fase la politica italiana prestava particolare attenzione alla ricaduta interna degli eventi internazionali (dalla lezione di Bandung in poi), cercando di sfruttare al meglio i segnali intermittenti nel dialogo tra Dc e Psi.File | Dimensione | Formato | |
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