Si può fare delle lacrime uno strumento di analisi storica? Come può una secrezione che ricopre la superficie oculare di un individuo farsi espressione figurativa di un’emozione collettiva, inducendo un intero popolo a una presa di posizione, a una sollevazione? A queste domande Didi-Huberman tenta di dar corpo nel sesto, e conclusivo, tomo del suo seminario dedicato a L’occhio della storia, intitolato Popoli in lacrime, popoli in armi. Per coglierne appieno il ruolo di snodo concettuale, mi propongo di esaminare la parabola ermeneutica che conduce fino a esso. Cercherò di mostrare come Didi-Huberman lavori sulla conflittualità temporale che si dischiude grazie alla plasticità delle immagini sulla base di un movimento di continua riconfigurazione e modellizzazione, aprendo un campo figurale in cui il visibile si fa immagine e così diventa leggibile.
L'immagine e la leggibilità della storia, 2020-10.
L'immagine e la leggibilità della storia
renato boccali
2020-10-01
Abstract
Si può fare delle lacrime uno strumento di analisi storica? Come può una secrezione che ricopre la superficie oculare di un individuo farsi espressione figurativa di un’emozione collettiva, inducendo un intero popolo a una presa di posizione, a una sollevazione? A queste domande Didi-Huberman tenta di dar corpo nel sesto, e conclusivo, tomo del suo seminario dedicato a L’occhio della storia, intitolato Popoli in lacrime, popoli in armi. Per coglierne appieno il ruolo di snodo concettuale, mi propongo di esaminare la parabola ermeneutica che conduce fino a esso. Cercherò di mostrare come Didi-Huberman lavori sulla conflittualità temporale che si dischiude grazie alla plasticità delle immagini sulla base di un movimento di continua riconfigurazione e modellizzazione, aprendo un campo figurale in cui il visibile si fa immagine e così diventa leggibile.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
DIDI-HUBERMAN Popoli in lacrime st bassa.pdf
Non accessibile
Dimensione
4.9 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.9 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.