Quale fu la ricezione in Italia del conflitto religioso che segnò il Messico nel triennio 1926-1929 e come questo penetrò nell’immaginario collettivo? La vicenda finì infatti per interessare in modo assai più ampio rispetto a quanto rilevato dalla storiografia l’opinione pubblica della penisola, per i legami simbolici tra due paesi geograficamente distanti ma caratterizzati da una comune esperienza di separazione Stato-Chiesa, e connotati da un cattolicesimo profondo complesso, articolato, profondamente ancorato a esperienze regionali e territoriali. Obiettivo del presente articolo è dunque quello di ricostruire come l’azione di propaganda di VITA México si sviluppò in Italia durante gli anni della guerra cristera, riprendendo una ricerca svolta per un progetto coordinato in Messico da Jean Meyer . Da un lato ciò avvenne attraverso la presenza a Roma del segretariato della Unión mundial de los amigos de la Liga por la defensa de la libertad religiosa; dall’altro grazie alla rete di attivisti e militanti, laici ed ecclesiastici, che si andò ramificando nel paese, in particolare in Lombardia, Piemonte, Toscana e, per vie diverse, Sicilia. Un altro obiettivo del saggio rimanda invece all’attegiamento delle organizzazioni ecclesiali e dei cattolici italiani rispetto alla questione messicana, riletto in una triangolazione dinamica rispetto alle interlocutorie posizioni del regime fascista, tenendo conto che gli arreglos messicani del giugno 1929 furono firmati solo quattro mesi dopo i «Patti Lateranensi» con il governo fascista. Una questione che rimette in circolo le ambiguità di un regime diviso tra matrice anticlericale e ricerca del consenso, in una stagione decisiva per il consolidamento dei tratti totalitari del regime. Le fonti utilizzate sono, oltre alla stampa e alla pubblicistica del tempo, una serie di documenti che provengono da diversi archivi, tra cui il Fondo VITA México e il Fondo Miguel Palomar y Vizcarra dell’Instituto de investigación sobre la universidad (IISUE) dell’Unam, Archivio apostolico vaticano, Archivio storico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, archivi parrocchiali e diocesani, Archivio Isacem dell’Azione cattolica
Il conflitto religioso messicano in Italia, 2020-03.
Il conflitto religioso messicano in Italia
De Giuseppe, Massimo
2020-03-01
Abstract
Quale fu la ricezione in Italia del conflitto religioso che segnò il Messico nel triennio 1926-1929 e come questo penetrò nell’immaginario collettivo? La vicenda finì infatti per interessare in modo assai più ampio rispetto a quanto rilevato dalla storiografia l’opinione pubblica della penisola, per i legami simbolici tra due paesi geograficamente distanti ma caratterizzati da una comune esperienza di separazione Stato-Chiesa, e connotati da un cattolicesimo profondo complesso, articolato, profondamente ancorato a esperienze regionali e territoriali. Obiettivo del presente articolo è dunque quello di ricostruire come l’azione di propaganda di VITA México si sviluppò in Italia durante gli anni della guerra cristera, riprendendo una ricerca svolta per un progetto coordinato in Messico da Jean Meyer . Da un lato ciò avvenne attraverso la presenza a Roma del segretariato della Unión mundial de los amigos de la Liga por la defensa de la libertad religiosa; dall’altro grazie alla rete di attivisti e militanti, laici ed ecclesiastici, che si andò ramificando nel paese, in particolare in Lombardia, Piemonte, Toscana e, per vie diverse, Sicilia. Un altro obiettivo del saggio rimanda invece all’attegiamento delle organizzazioni ecclesiali e dei cattolici italiani rispetto alla questione messicana, riletto in una triangolazione dinamica rispetto alle interlocutorie posizioni del regime fascista, tenendo conto che gli arreglos messicani del giugno 1929 furono firmati solo quattro mesi dopo i «Patti Lateranensi» con il governo fascista. Una questione che rimette in circolo le ambiguità di un regime diviso tra matrice anticlericale e ricerca del consenso, in una stagione decisiva per il consolidamento dei tratti totalitari del regime. Le fonti utilizzate sono, oltre alla stampa e alla pubblicistica del tempo, una serie di documenti che provengono da diversi archivi, tra cui il Fondo VITA México e il Fondo Miguel Palomar y Vizcarra dell’Instituto de investigación sobre la universidad (IISUE) dell’Unam, Archivio apostolico vaticano, Archivio storico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, archivi parrocchiali e diocesani, Archivio Isacem dell’Azione cattolicaFile | Dimensione | Formato | |
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