Focus della presente ricerca è lo studio della propaganda mediatica del movimento jihadista dell’Isis. Come quadro di riferimento teorico-metodologico sono stati utilizzati gli strumenti propri dei metodi di ricerca qualitativa, dei visual studies, dei media studies, dei trauma studies e della geografia. Nella fattispecie, il caso empirico ha previsto la verifica dell’impatto della propaganda mediatica dell’Isis sulla percezione degli italiani, ovvero la valutazione, attraverso interviste individuali su studenti italiani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, di come alcuni specifici strumenti di propaganda (i video in particolare) suscitano sull’utente-spettatore sensazioni di sicurezza, paura, intolleranza, incertezza e/o indifferenza. La verifica dell’impatto della propaganda ha permesso di evidenziare l’esistenza di corrispondenze tra i motivi-chiave dei video, quelli “narrati” nelle testate di “cronaca” estera e quelli percepiti dal pubblico. Le interviste sono state precedute da un’indagine approfondita sugli elementi di novità introdotti nella propaganda dell’Isis rispetto, per esempio, a quella di al-Qaeda; i messaggi e i segni presenti nei prodotti propagandistici; l’analisi delle rappresentazioni messe “in scena” al fine di enfatizzare le azioni sul campo (atti terroristici, decapitazione nei confronti di miscredenti e apostati, creazione dello Stato Islamico) e al loro significato ideologico e geopolitico. A seguito della trascrizione integrale delle interviste, è stato realizzato uno studio comparativo tra i risultati delle interviste e l’analisi dei video.

Geografia della paura: la percezione della minaccia nelle narrazioni dello stato islamico: esempi in Italia

Zavettieri, Giovanna Giulia
2020-04-01

Abstract

Focus della presente ricerca è lo studio della propaganda mediatica del movimento jihadista dell’Isis. Come quadro di riferimento teorico-metodologico sono stati utilizzati gli strumenti propri dei metodi di ricerca qualitativa, dei visual studies, dei media studies, dei trauma studies e della geografia. Nella fattispecie, il caso empirico ha previsto la verifica dell’impatto della propaganda mediatica dell’Isis sulla percezione degli italiani, ovvero la valutazione, attraverso interviste individuali su studenti italiani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, di come alcuni specifici strumenti di propaganda (i video in particolare) suscitano sull’utente-spettatore sensazioni di sicurezza, paura, intolleranza, incertezza e/o indifferenza. La verifica dell’impatto della propaganda ha permesso di evidenziare l’esistenza di corrispondenze tra i motivi-chiave dei video, quelli “narrati” nelle testate di “cronaca” estera e quelli percepiti dal pubblico. Le interviste sono state precedute da un’indagine approfondita sugli elementi di novità introdotti nella propaganda dell’Isis rispetto, per esempio, a quella di al-Qaeda; i messaggi e i segni presenti nei prodotti propagandistici; l’analisi delle rappresentazioni messe “in scena” al fine di enfatizzare le azioni sul campo (atti terroristici, decapitazione nei confronti di miscredenti e apostati, creazione dello Stato Islamico) e al loro significato ideologico e geopolitico. A seguito della trascrizione integrale delle interviste, è stato realizzato uno studio comparativo tra i risultati delle interviste e l’analisi dei video.
apr-2020
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