Perché la filosofia nella progettazione e gestione della comunicazione delle organizzazioni? Perché grazie all’apporto del pensiero filosofico gli studi sulla comunicazione d’impresa sono evoluti verso posizioni che possiamo definire di “umanesimo manageriale”. Infatti, dall’essere centrati sull’analisi dei flussi che trasportano informazioni reificate da una fonte emittente a un destinatario ricevente, gli studi di comunicazione d’impresa mettono oggi in evidenza la natura comunicazionale dell’organizzazione e la sua polifonia, spostandola su posizioni più inclusive. È raro che uno studioso (e forse peggio ancora un manager) si conceda il tempo di riflettere sul significato non scontato e non palese dei fenomeni di cui si occupa. Le discipline manageriali sono guidate dall’urgenza di conseguire risultati ed efficienza. Il professor Baccarani, ha invece esortato a coniugare pensiero e azione, riflessione e operatività, umanesimo e azienda. Insegnamenti che mi hanno incoraggiata a prendermi (almeno qualche volta) il tempo e l’energia per guardare agli studi manageriali, cui sono dedicata, con lenti diverse. In questo scritto in suo onore, proprio per questo voglio ripercorrere uno studio che ho svolto sull’influsso della filosofia del linguaggio, e in particolare del cosiddetto “Linguistic Turn”, sugli studi di comunicazione d’impresa . Le riflessioni che seguono sono articolate in due passaggi: a) l’emegere del Linguistic Turn nella comunicazione organizzativa e l’affermarsi dell’idea che l’organizzazione è comunicazione; b) il predominio del paradigma Communicative Constitution of Organization (CCO) radicato nel Linguistic Turn e l’esportazione del CCO (e indirettamente quindi del Linguistic Turn) nella disciplina della comunicazione d’impresa e le profonde trasformazioni che ne sono seguite. Gli studi di comunicazione organizzativa e d’impresa che in modo esplicito o implicito si rifanno al Linguistic Turn sono numerosissimi. Queste riflessioni sono basate su una sintesi soggettiva e non hanno quindi pretesa di esaustività e prefiggono di portare all’attenzione un tema e un metodo di studio interdisciplinare.
La filosofia nella progettazione e gestione della comunicazione delle organizzazioni, 2018.
Autori: | Mazzei, Alessandra |
Data di pubblicazione: | 2018 |
Titolo: | La filosofia nella progettazione e gestione della comunicazione delle organizzazioni |
Luogo di pubblicazione: | Torino |
Nazione editore: | Italy |
Editore: | G. Giappichelli |
Titolo del libro: | Scritti seri e semiseri in onore di Claudio Baccarani |
Tutti i curatori: | Bonfanti, Angelo; Brunetti, Federico; Cassia, Fabio; Castellani, Paola; Cobelli, Nicola; Giaretta, Elena; Rossato, Chiara; Simeoni, Francesca; Testa, Federico; Ugolini, Marta: Vigolo, Vania |
ISBN: | 978-88-921-1865-2 |
Pagina iniziale: | 331 |
Pagina finale: | 338 |
Numero di pagine: | 8 |
Revisione (peer review): | nessuno |
Rilevanza: | nazionale |
Lingua: | Italian |
Settore Scientifico Disciplinare: | Settore SECS-P/08 - Economia e Gestione delle Imprese |
Keywords: | Filosofia, Linguistic Turn, Comunicazione d'impresa, CCO, Communicative Constitution of Organization |
Abstract: | Perché la filosofia nella progettazione e gestione della comunicazione delle organizzazioni? Perché grazie all’apporto del pensiero filosofico gli studi sulla comunicazione d’impresa sono evoluti verso posizioni che possiamo definire di “umanesimo manageriale”. Infatti, dall’essere centrati sull’analisi dei flussi che trasportano informazioni reificate da una fonte emittente a un destinatario ricevente, gli studi di comunicazione d’impresa mettono oggi in evidenza la natura comunicazionale dell’organizzazione e la sua polifonia, spostandola su posizioni più inclusive. È raro che uno studioso (e forse peggio ancora un manager) si conceda il tempo di riflettere sul significato non scontato e non palese dei fenomeni di cui si occupa. Le discipline manageriali sono guidate dall’urgenza di conseguire risultati ed efficienza. Il professor Baccarani, ha invece esortato a coniugare pensiero e azione, riflessione e operatività, umanesimo e azienda. Insegnamenti che mi hanno incoraggiata a prendermi (almeno qualche volta) il tempo e l’energia per guardare agli studi manageriali, cui sono dedicata, con lenti diverse. In questo scritto in suo onore, proprio per questo voglio ripercorrere uno studio che ho svolto sull’influsso della filosofia del linguaggio, e in particolare del cosiddetto “Linguistic Turn”, sugli studi di comunicazione d’impresa . Le riflessioni che seguono sono articolate in due passaggi: a) l’emegere del Linguistic Turn nella comunicazione organizzativa e l’affermarsi dell’idea che l’organizzazione è comunicazione; b) il predominio del paradigma Communicative Constitution of Organization (CCO) radicato nel Linguistic Turn e l’esportazione del CCO (e indirettamente quindi del Linguistic Turn) nella disciplina della comunicazione d’impresa e le profonde trasformazioni che ne sono seguite. Gli studi di comunicazione organizzativa e d’impresa che in modo esplicito o implicito si rifanno al Linguistic Turn sono numerosissimi. Queste riflessioni sono basate su una sintesi soggettiva e non hanno quindi pretesa di esaustività e prefiggono di portare all’attenzione un tema e un metodo di studio interdisciplinare. |
Numero degli autori: | 1 |
Supporto: | A stampa |
Appare nelle tipologie: | 2.01 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |
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