In questo saggio mi occupo di Mediazione Interlinguistica Interculturale (MII), includendo tutte le forme di traduzione orale osservabili nei contesti socio sanitari, come servizio offerto alla popolazione straniera. In particolare mi concentrerò sulla Mediazione come attività di Traduzione a supporto dell’affettività del paziente, in quanto attività fondamentale nel dar voce alle minoranze culturali, favorendone l’inclusione2. La funzione della traduzione attraverso la mediazione è quella di promuovere la partecipazione di pazienti che non condividono la lingua e la cultura del paese che li ospita. Nonostante l’uso dell’inglese come lingua di comunicazione, consentire ai pazienti di esprimersi e di poter comunicare con il personale sanitario attraverso la propria lingua madre rappresenta un atto di rispetto dei diritti del malato. Lo studio si concentra su donne e bambini che spesso si trovano in situazioni svantaggiate quando devono comunicare con il personale sanitario3, per motivi culturali, linguistici o psicologici4. Dai dati analizzati viene delineato il ruolo del mediatore come e “traduttore–coordinatore” nell’interazione medico–paziente, a supporto dell’affettività del paziente5. Il saggio si divide in due parti: nella prima rifletto sul concetto di mediazione come attività di traduzione, lungo la scia dei lavori svolti da Baraldi6, Amato & Gavioli7 e Sybille de Pury8. Nella seconda presento alcuni esempi di interazioni mediate.
Traduzione e Mediazione Interlinguistica Interculturale, 2017-12.
Traduzione e Mediazione Interlinguistica Interculturale
Clara Pignataro
2017-12-01
Abstract
In questo saggio mi occupo di Mediazione Interlinguistica Interculturale (MII), includendo tutte le forme di traduzione orale osservabili nei contesti socio sanitari, come servizio offerto alla popolazione straniera. In particolare mi concentrerò sulla Mediazione come attività di Traduzione a supporto dell’affettività del paziente, in quanto attività fondamentale nel dar voce alle minoranze culturali, favorendone l’inclusione2. La funzione della traduzione attraverso la mediazione è quella di promuovere la partecipazione di pazienti che non condividono la lingua e la cultura del paese che li ospita. Nonostante l’uso dell’inglese come lingua di comunicazione, consentire ai pazienti di esprimersi e di poter comunicare con il personale sanitario attraverso la propria lingua madre rappresenta un atto di rispetto dei diritti del malato. Lo studio si concentra su donne e bambini che spesso si trovano in situazioni svantaggiate quando devono comunicare con il personale sanitario3, per motivi culturali, linguistici o psicologici4. Dai dati analizzati viene delineato il ruolo del mediatore come e “traduttore–coordinatore” nell’interazione medico–paziente, a supporto dell’affettività del paziente5. Il saggio si divide in due parti: nella prima rifletto sul concetto di mediazione come attività di traduzione, lungo la scia dei lavori svolti da Baraldi6, Amato & Gavioli7 e Sybille de Pury8. Nella seconda presento alcuni esempi di interazioni mediate.File | Dimensione | Formato | |
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