Lo studio prende in esame le sfere di interazione metrologica e commerciale in Iran, Indo, Golfo Persico. Ad una parte introduttiva sui modelli economici e di analisi dei commerci su lunga distanza secondo l’approccio della lunga durata e delle sfere di interazione culturale in abbinamento ai modelli transattivi polanyani segue una introduzione sulle sfere di interazione metrologica (analisi e descrizione delle relazioni tra sistemi Mesopotamico, Siriano, Egiziano, Anatolico e Microasiatico) Il paragrafo sull’Iran discute i diversi nuclei culturali distinguibili ma dai limiti sfumati e sovrapposti tra fine III e inizio II (Susiana-Luristan, Fars, Kerman, Bampur, Sistan-Baluchistan, Gorgan, Turkmenistan meridionale). La Susiana è l’unica regione che permetta una valutazione dei sistemi di peso, con moltissimi campioni editi ma di difficile datazione (materiale pubblicato da Soutzo fino al 1910, 160 campioni ponderali; materiale pubblicato da Belaiew degli scavi 1921-1933, 424 campioni ponderali, di cui 248 databili con una certa sicurezza tra 2200 e 1600 a.C.). La definizione di una presunta unità ‘elamita’ con valore di c. 3 g (attestata solo nel 12% del corpus). viene respinta mentre si individua come dominante il sistema mesopotamico, accanto ad una presenza consistente di pesi riconducibili alla mina ‘occidentale’ (97 esemplari, con prevalenza del siclo di 7,8 g). Solo 17 pesi sono ricondotti su base metrologica al sistema indiano, ma questi hanno forme e materiali di tipo vicino-orientale. La valle dell’Indo ha restituito un corpus ampio e unitario riferibile essenzialmente alla fase Harappana Matura (2500/2400-1900 a.C.) Il sistema ponderale harappano era coeso ed omogeneo, come risposta all’esigenza di controllare e gestire al meglio le attività artigianali e di circolazione dei beni lavorati all’interno della società harappana, mentre non si era determinata l’esigenza di predisporre meccanismi di equivalenza o di conversione. L’analisi del materiale, delle forme e delle grammature rileva la presenza dell’orneblenda ad Harappa associata a forme non tipiche (cubo/parallelepipedo o sfera/emisfera) e la possibile presenza di standard stranieri, arrivando ad isolare un gruppo di 23 pesi (otto riferibili al siclo di 8,4 g, sette a quello di 9,4 g e otto a quello di 7,8 g). Nelle conclusioni si tenta una ricostruzione delle rotte terrestre e marittime dall’India alla Mesopotamia in rapporto ai dati sulle interazioni metrologiche, sottolineando l’importanza della regione di Makran. Nel Golfo Persico è possibile una distinzione tra una fase di fine III Mill. a.C. e una ‘dilmunita’ con il ruolo centrale di intermediazione di Bahrain e colonia Failaka (2000-1800 a.C.), confermata dal materiale ponderale che si relaziona al sistema harappano nella prima fase e a quello mesopotamico nella seconda.

Meccanismi di scambio commerciale e metrologia pre-monetaria nell’Asia Media: valle dell'Indo e Golfo Persico durante l'età del bronzo: spunti per una riflessione sulle sfere di interazione culturale, 2003.

Meccanismi di scambio commerciale e metrologia pre-monetaria nell’Asia Media: valle dell'Indo e Golfo Persico durante l'età del bronzo: spunti per una riflessione sulle sfere di interazione culturale

Peyronel, Luca
2003-01-01

Abstract

Lo studio prende in esame le sfere di interazione metrologica e commerciale in Iran, Indo, Golfo Persico. Ad una parte introduttiva sui modelli economici e di analisi dei commerci su lunga distanza secondo l’approccio della lunga durata e delle sfere di interazione culturale in abbinamento ai modelli transattivi polanyani segue una introduzione sulle sfere di interazione metrologica (analisi e descrizione delle relazioni tra sistemi Mesopotamico, Siriano, Egiziano, Anatolico e Microasiatico) Il paragrafo sull’Iran discute i diversi nuclei culturali distinguibili ma dai limiti sfumati e sovrapposti tra fine III e inizio II (Susiana-Luristan, Fars, Kerman, Bampur, Sistan-Baluchistan, Gorgan, Turkmenistan meridionale). La Susiana è l’unica regione che permetta una valutazione dei sistemi di peso, con moltissimi campioni editi ma di difficile datazione (materiale pubblicato da Soutzo fino al 1910, 160 campioni ponderali; materiale pubblicato da Belaiew degli scavi 1921-1933, 424 campioni ponderali, di cui 248 databili con una certa sicurezza tra 2200 e 1600 a.C.). La definizione di una presunta unità ‘elamita’ con valore di c. 3 g (attestata solo nel 12% del corpus). viene respinta mentre si individua come dominante il sistema mesopotamico, accanto ad una presenza consistente di pesi riconducibili alla mina ‘occidentale’ (97 esemplari, con prevalenza del siclo di 7,8 g). Solo 17 pesi sono ricondotti su base metrologica al sistema indiano, ma questi hanno forme e materiali di tipo vicino-orientale. La valle dell’Indo ha restituito un corpus ampio e unitario riferibile essenzialmente alla fase Harappana Matura (2500/2400-1900 a.C.) Il sistema ponderale harappano era coeso ed omogeneo, come risposta all’esigenza di controllare e gestire al meglio le attività artigianali e di circolazione dei beni lavorati all’interno della società harappana, mentre non si era determinata l’esigenza di predisporre meccanismi di equivalenza o di conversione. L’analisi del materiale, delle forme e delle grammature rileva la presenza dell’orneblenda ad Harappa associata a forme non tipiche (cubo/parallelepipedo o sfera/emisfera) e la possibile presenza di standard stranieri, arrivando ad isolare un gruppo di 23 pesi (otto riferibili al siclo di 8,4 g, sette a quello di 9,4 g e otto a quello di 7,8 g). Nelle conclusioni si tenta una ricostruzione delle rotte terrestre e marittime dall’India alla Mesopotamia in rapporto ai dati sulle interazioni metrologiche, sottolineando l’importanza della regione di Makran. Nel Golfo Persico è possibile una distinzione tra una fase di fine III Mill. a.C. e una ‘dilmunita’ con il ruolo centrale di intermediazione di Bahrain e colonia Failaka (2000-1800 a.C.), confermata dal materiale ponderale che si relaziona al sistema harappano nella prima fase e a quello mesopotamico nella seconda.
Italiano
2003
9
339
438
100
Italy
internazionale
comitato scientifico
A stampa
Settore L-OR/05 - Archeologia e Storia Dell'Arte Del Vicino Oriente Antico
2
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